È l’opera collettiva And So My Face Became My Scar, a metà tra teatro, serie tv e mostra d’arte firmata da alcuni dei più interessanti drammaturghi emergenti europei (l’italiano Joele Anastasi, l’inglese Danielle Pearson, il turco Rasim Erdem Avsar, l’irlandese Emily Gillmor Murphy), ad aprire i XXII Quartieri dell’Arte (Viterbo, 26/8-24/10), anche quest’anno sul ciclo Ricostruzione di una Città. “QdA 2018 – dice il direttore Gian Maria Cervo – esplora i legami di Viterbo e Lazio con grandi movimenti, dal francescanesimo al caravaggismo, dalle cantine-teatro alle sofisticate tecniche polivocali del XXI secolo, con spettacoli in luoghi storici e formazioni leggendarie come il Teatro Reale di Zetski Dom del Montenegro, La Fura dels Baus, Westerdals, Taide Yliopisto, il Mozarteum di Salisburgo e l’Accademia Teatrale di Varsavia. Un unico palcoscenico per narrare le avanguardie artistiche del Lazio degli ultimi 800 anni”. Tra le prime, Combattimento di Muta Imago. Omaggi a Mario Fratti e Juan Rodolfo Wilcock
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