Al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano – in diretta radiofonica su Rai Radio3 per il programma Radio3Suite – si è tenuta la celebrazione della Quarantunesima edizione del Premio Ubu per il teatro, curata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri, con il contributo del MiBAC e di Fondazione Cariplo, e con la generosa ospitalità del Piccolo Teatro.
Il Premio Ubu per il teatro – realizzato in forma di referendum – è, storicamente, un riconoscimento dallo sguardo lungo, che cerca di individuare non solo il meglio che c’è, ma quello che verrà, aprendosi alle nuove prospettive. La quarantunesima edizione dell’Ubu è inoltre frutto di una larga partecipazione ai lavori, che ha registrato la creazione di un nuovo comitato di gestione e di una redazione partecipata alla costruzione del database che raccoglie le produzioni del teatro italiano. Applauditi da una platea di artisti, critici, operatori e appassionati del teatro, i vincitori per la stagione 2017-2018 sono stati decretati da un referendum composto da 64 votanti, tra critici e studiosi teatrali (elencati in fondo) attraverso un sistema composto da due fasi di consultazione: dapprima l’invio delle preferenze da parte di ogni referendario, poi il ballottaggio.
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I VINCITORI:
A trionfare come “Migliore spettacolo dell’anno” è Overload – di Sotterraneo che affronta attraverso lo sguardo dello scrittore David Foster Wallace la frammentarietà contemporanea, con un linguaggio teatrale inedito, dal tratto collettivo, capace di penetrare l’oscurità suscitando al contempo il sorriso (è il primo Ubu per la giovane compagnia fiorentina).
Introdotto dall’anno scorso, il riconoscimento per il “Miglior spettacolo di danza” è andato a Euforia di Silvia Rampelli, coreografa romana il cui lavoro è caratterizzato da una radicale espressività del corpo. Il Premio Ubu si distingue poi per l’attenzione riservata alla drammaturgia, infatti – oltre a premiare diversi testi (La cupa di Mimmo Borrelli è il “Miglior testo italiano” e Afghanistan: Enduring Freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace è il “Miglior testo straniero”) – aggiudica il Premio alla carriera al napoletano Enzo Moscato, altro autore che, come Antonio Tarantino raggiunto dal riconoscimento l’anno scorso, ha nella creazione linguistica il proprio emblema. Si colloca in questa generazione di “lingue-universo” anche il premio alla “Migliore regia”, che va allo stesso Borrelli per La cupa, una magia di suoni e suggestioni in cui la fisicità dell’attore è tutt’uno con la carnalità della parola, dove il ritmo tellurico delle visioni che scaturiscono si fa capace di di raggiungere il punto più intimo dell’esistenza.
Lo sguardo internazionale degli Ubu ha rivelato quest’anno una preferenza verso il lavoro di Rimini Protokoll, che vince il premio per il “Miglior spettacolo straniero rappresentato in Italia” con Nachlass un’installazione teatrale che riflette su ciò che si lascia qui dopo la morte, opera ospitata al Teatro India di Roma per Short Theatre, al Piccolo di Milano e al Massimo di Cagliari. Ricco il carnet di attori: da Ermanna Montanari (al suo quarto Ubu come attrice, cui si aggiungono diverse altre vittorie con Marco Martinelli e con la loro compagnia Teatro delle Albe), all’ex aequo di Gianfranco Berardi e Lino Guanciale. Anche tra i nuovi attori/performer (under 35) figura un ex aequo per Marco D’Agostin e PierGiuseppe Di Tanno, che vincono al fianco di Chiara Bersani per la parte femminile. Per il “Migliore allestimento scenico” e il “Miglior progetto sonoro o musiche originali” hanno vinto rispettivamente Marco Rossi e Gianluca Sbicca per Freud o l’interpretazione dei sogni diretto da Federico Tiezzi, e Andrea Salvadori per Beatitudo, diretto da Armando Punzo. Il premio al “Miglior curatore/curatrice o organizzatore/organizzatrice”, è andato ex aequo a Daniele Del Pozzo, direttore artistico del festival bolognese Gender Bender e a Francesca Corona, organizzatrice del festival romano Short Theatre diretto da Fabrizio Arcuri.
Cinque sono i Premi Speciali Ubu 2018, categoria in cui vincono di regola i tre artisti o progetti più votati, ma che quest’anno assiste a una serie di ex aequo che ha determinato l’aumento delle coppe assegnate.
• Aldes per il costante lavoro di ricerca coreografica unito alla ricerca di nuovi pubblici e per aver dato vita ad un vivaio di talenti nel campo della danza contemporanea che è divenuto riferimento a livello nazionale e ha saputo creare una cifra artistica riconoscibile, ma non ancorata alla singola poetica di un unico artista.
• (ex aequo) Andrea Cosentino per la sua lunga opera di decostruzione dei linguaggi televisivi attraverso la clownerie, e in particolare per Telemomò, che attraversa i suoi lavori da anni.
• (ex aequo) La possibilità della gioia. Pippo Delbono di Gianni Manzella (Edizioni Clichy, sostenuto da Emilia Romagna Teatro Fondazione) un libro prezioso frutto di vent’anni di studio, osservazione e dialogo, che restituisce con passione militante la vicenda artistica e umana di uno dei protagonisti del teatro contemporaneo; per la rarità di una scrittura avvincente che concede molto al racconto senza mai rinunciare all’analisi.
• (ex aequo) Teatro dell’Acquario – Centro RAT di Cosenza per avere nel corso degli ultimi quarantadue anni creato, inventato, organizzato il teatro, in tutte le sue forme, in una città complicata come Cosenza.
• (ex aequo) Antonio Viganò e Accademia Arte della diversità per l’alta qualità della ricerca artistica, creativa e politica in ambiti spesso marginali e con attenzione capillare alla diversità.
Premio Franco Quadri 2018 a BOUCHRA OUIZGUEN:
Attribuito dal direttivo dell’Associazione Ubu per Franco Quadri, il Premio Franco Quadri – giunto alla sua quinta edizione – è dedicato a un maestro o una promessa della creazione contemporanea, della critica o della produzione, non solo teatrale. Caratterizzato da un respiro transnazionale, va oltre le consuete categorie di genere, teso a indicare percorsi che nutrono le arti in un costante processo di rigenerazione tra passato e futuro, messo in atto dai diversi angoli della scena. Dalla motivazione: “Coreografa coraggiosa e solare, Bouchra Ouizguen ha fatto della danza uno strumento sovversivo capace di ribaltare, con una forza espressiva tutta al femminile, stereotipi e interdizioni che investono le posture delle donne nel mondo arabo. (…) Artista che si è assunta il ruolo politico di dare impulso alla nascita di una scena coreografica marocchina e araba, nell’assegnazione del Premio Franco Quadri a Ouizguen, l’Associazione vuole sottolineare il fulgore vitale di questa “perla del deserto” e testimoniare l’urgenza di un agire artistico capace di farsi caldo e militante per dischiudere, come in un battito d’ali, nuove relazioni espressive”. I termini e il contesto della consegna di questo premio, che avverrà nel corso del 2019, sono in via di definizione e verranno comunicati prossimamente.
Le coppe, il clapping, il balletto e i gruppi d’ascolto con twitter:
Campeggeranno su mensole e librerie dei vincitori le Coppe degli Ubu41. Il Premio riprende infatti per il secondo anno consecutivo una scelta già fatta in passato da Franco Quadri e dall’Associazione: “Ci è piaciuta l’idea che il Gran Premio del Teatro fosse una Coppa da torneo sportivo di ‘serie B’, associata all’immagine di un’antenna che svetta verso il cielo e che campeggia nei materiali dei Premi Ubu 41, così come nelle targhette affisse sulle Coppe” afferma il presidente dell’Associazione Jacopo Quadri. Il logo dell’Associazione Ubu per FQ è di Andrea Lancellotti. La premiazione si è svolta in un clima giocoso e sognante, grazie agli interventi musicali di Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro – che hanno proposto alcuni brani della loro collana musicale 19’40’’ dedicati alla musica per l’infanzia, oltre al celebre brano di Steve Reich, Clapping Music, che ha coinvolto il pubblico presente – e alla conduzione di Graziano Graziani e Federica Fracassi, quest’ultima impegnata anche nella divertita rivisitazione di un balletto del 1974 di Alice e Ellen Kessler, Raffaella Carrà e Mina. A seguire la trasmissione radiofonica una nutrita mappa di gruppi d’ascolto disseminati su tutto il territorio nazionale, con l’esito di una fitta partecipazione su Twitter con l’ashtag #premiubu2018 che ha primeggiato nei top trend.
Hanno partecipato al referendum per i Premi Ubu 2018:
Giovanni Agosti, Carmelo Alberti, Nicola Arrigoni, Antonio Audino, Sandro Avanzo, Rossella Battisti, Laura Bevione, Mario Bianchi, Giovanni Boccia Artieri, Roberto Canziani, Moreno Cerquetelli, Gaia Clotilde Chernetich, Tommaso Chimenti, Rita Cirio, Franco Cordelli, Masolino D’Amico, Titti Danese, Tiberia De Matteis, Francesca De Sanctis, Stefano De Stefano, Rodolfo Di Giammarco, Vincenza Di Vita, Lorenzo Donati, Roberta Ferraresi, Renzo Francabandera, Laura Gemini, Gigi Giacobbe, Maddalena Giovannelli, Graziano Graziani, Gerardo Guccini, Elisa Guzzo Vaccarino, Katia Ippaso, Sergio Lo Gatto, Fausto Malcovati, Lorenzo Mango, Gianni Manzella, Fernando Marchiori, Enrico Marcotti, Laura Mariani, Massimo Marino, Leonardo Mello, Rossella Menna, Laura Novelli, Valeria Ottolenghi, Laura Palmieri, Lorenzo Pavolini, Enrico Pitozzi, Oliviero Ponte Di Pino, Walter Porcedda, Andrea Porcheddu, Maurizio Porro, Jacopo Quadri, Elisabetta Reale, Gabriele Rizza, Ira Rubini, Rodolfo Sacchettini, Annalisa Sacchi, Attilio Scarpellini, Michele Sciancalepore, Giulio Sonno, Alessandro Toppi, Valentina Valentini, Nicola Viesti, Silvana Zanovello.
La quarantunesima edizione dei Premi Ubu è stata realizzata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri con il contributo del MiBAC e di Fondazione Cariplo, e con la generosa ospitalità del Piccolo Teatro. Media partner Rai Radio3. Hanno collaborato Ubulibri, Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori, Antonio Marras.
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