Play with Food: open call per la selezione di progetti perforativi

Dic 10, 2024

Play with Food è, in Italia, il primo e unico festival di teatro e arti performative interamente dedicato al cibo, organizzato a Torino da Associazione Cuochilab, con la co-direzione artistica di Davide Barbato, Elisa Bottero e Daniele Pennati.

Dal 2010 al 2024 sono state realizzate 13 edizioni, che hanno visto la partecipazione, tra gli altri, di Lella Costa, Valerio Aprea, Frosini/Timpano, Teatro delle Ariette, Sotterraneo, I Sacchi di Sabbia, Cuocolo/Bosetti, Abbiati/Capuano, Carlo Massari, Daniele Ninarello, Maria Pilar Pérez Aspa, Claudio Morici, Stivalaccio Teatro, Gabriele Vacis, Michele Sinisi, Ninni Bruschetta, Bartolini/Baronio, Sara Bertelà.

Play with Food è sostenuto da Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di commercio di Torino e supportato da una rete di collaborazioni con realtà culturali e imprenditoriali attive sul territorio cittadino e regionale.

È aperta una call rivolta ad artiste e artisti, compagnie o collettivi di lavoro per la selezione di uno o più progetti performativi (teatro, danza, performance, musica, circo etc.) da inserire nel programma della quattordicesima edizione, che si terrà a Torino, in sedi varie, dal 27 settembre al 5 ottobre 2025.

Si invita a leggere attentamente il presente bando, e a seguire scrupolosamente le indicazioni per partecipare, inviando tutte le informazioni richieste.

Per conoscere le passate edizioni di PWF: clicca qui.

1. TEMA DEL FESTIVAL

Play with Food – La scena del cibo è un progetto nato con il fine di indagare il tema del cibo attraverso la creazione performativa.

Il termine inglese play significa tanto recitare, quanto suonare e giocare: nella declinazione da noi usata, suggerisce pertanto la ricerca di un approccio libero, originale e creativo al tema proposto.

Il termine food definisce nei nostri intenti non solo il cibo, ma anche concetti come nutrimento, condivisione, convivialità, ossessione, identità, politica, ambiente, piacere, memoria.

È da sempre interesse specifico della direzione artistica ospitare progetti performativi che indaghino le potenzialità del convivio e della condivisione del cibo con gli spettatori come strumenti drammaturgici per un diverso coinvolgimento del pubblico.

Nelle ultime edizioni, inoltre, il programma del festival è stato realizzato principalmente in luoghi non teatrali (appartamenti, ristoranti, laboratori, spazi per eventi, sale prove etc.), con l’intento di attivare spazi informali e facilitare il coinvolgimento del pubblico, stimolando la creazione di comunità e relazioni intorno al momento artistico.

Temi (escluso il tema generale del cibo inteso come sopra), generi e formati performativi vengono lasciati alla totale libertà espressiva dei proponenti.

2. CHI PUÒ PARTECIPARE

La call è aperta a tutti i soggetti che agiscono professionalmente nell’ambito delle arti performative. Verranno valutati progetti di teatro, danza, performance, musica, circo etc.
Possono partecipare artisti singoli o compagnie.
Ogni soggetto proponente può inviare più proposte.

La partecipazione è riservata alle compagnie professioniste, in grado di emettere fattura elettronica e produrre agibilità ex-Enpals per il personale artistico e tecnico impegnato nello spettacolo.

3. CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

I progetti presentati devono essere coerenti con le linee tematiche del festival espresse al punto 1 della presente call.

Elementi preferenziali ai fini della valutazione saranno l’agilità e la semplicità della scheda tecnica e delle esigenze di allestimento.

4. CONDIZIONI ECONOMICHE E ORGANIZZATIVE

Le condizioni economiche verranno concordate con le singole compagnie.

Il festival avrà cura di scegliere i luoghi più adatti (non necessariamente spazi tradizionalmente teatrali) per il miglior svolgimento della performance. 

Gli spazi verranno utilizzati con il loro normale allestimento e le dotazioni tecniche presenti. Eventuali necessità ulteriori verranno discusse e definite con la compagnia.

Le compagnie dovranno essere autonome dal punto di vista del personale tecnico: il festival metterà a disposizione, dove necessario, un tecnico di assistenza solo per il montaggio e lo smontaggio (e non per eseguire la regia luci, audio o video dello spettacolo, anche se semplice).

LEGGI IL BANDO COMPLETO

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