Panorama di Motus a Triennale Teatro dell’Arte

Mag 4, 2018

Tra gli appuntamenti clou dell’agenda teatrale milanese in questo 2018, arriva a Triennale Teatro dell’Arte in prima nazionale per FOG l’ultima produzione di Motus, compagnia che nei suoi oltre venticinque anni di attività ha saputo affermarsi tra le realtà più coraggiose del teatro italiano, portando i propri lavori sui palcoscenici e negli spazi culturali più prestigiosi di tutto il mondo.

Panorama, che ha debuttato il 3 gennaio scorso all’interno dell’Under The Radar Festival di New York, nasce dall’idea di sviluppare una riflessione sulla necessità umana di essere in movimento, di smantellare confini (anche artistici) per estendere al massimo possibile il campo visivo. Il progetto è una nuova tappa del percorso inaugurato nel 2015 da MDLSX, oggi senza dubbio il lavoro più celebre della compagnia, che vedeva protagonista Silvia Calderoni – vera e propria attrice icona di Motus. Gli stessi temi di MDSLX (il genere e la libertà di attraversarne i confini) vengono qui affrontati da una diversa angolazione, in un percorso che va oltre i confini del corpo per allargarsi a quelli geografici. Una ricerca che prende spunto dalle vicende di una piccola community di persone molto particolare, persone che hanno vissuto in prima persona esperienze diasporiche legate alle proprie scelte artistiche: gli attori della Great Jones Repertory Company, il gruppo interetnico di performer residenti a La MaMa, mitico teatro dell’East Village newyorkese fondato da Ellen Stewart (dove la pièce ha debuttato con grande successo a gennaio). A partire dalle vicende biografiche degli attori, Motus, con il supporto del drammaturgo Erik Ehn, delinea nuovi panorami esistenziali, dove il nomadismo diventa una proprietà intrinseca dell’esistere (e dell’essere attore), mettendo a dura prova ogni tentativo di fissare irrevocabilmente persone, nazionalità, etnie, sessualità in categorie gerarchiche e immutabili.

La compagnia Motus viene fondata a Rimini nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Da subito, affianca la creazione artistica – spettacoli teatrali, performance e installazioni – a un’intensa attività culturale, conducendo seminari, incontri e dibattiti. I suoi lavori sono stati presentati nei festival più importanti del mondo, tra cui Under the Radar a New York, al Festival TransAmériques di Montréal, a Santiago a Mil in Cile, al Fiba Festival di Buenos Aires, all’Adelaide Festival, al Taipei Arts Festival. La compagnia ha interpretato in modo assolutamente originale autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke, Pasolini. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi Ubu. Tra le produzioni più rilevanti di Motus, vi è il progetto Syrma Antigónes, dedicato alla figura di Antigone come archetipo di lotta e resistenza e sviluppato nei due contest Let The sunshine In, Too Late e Iovadovia e nello spettacolo Alexis, una tragedia greca, vincitore nel 2012 del Critics’ Choice Award come Best Foreign Show dalla Québec Association of Theatre Critics. Altri lavori sono The Plot is the Revolution (2011), un emozionante incontro scenico fra l’attrice Silvia Calderoni e Judith Malina del Living Theatre, Nella Tempesta (2013), Caliban Cannibal (2013), MDLSX (2015), su gender e identità di confine. Dalla primavera 2014 Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande tengono l’atelier d’insegnamento poétique de la scène presso La Manufacture – Haute école de théâtre de Suisse romande di Losanna.

MAGGIORI INFO 

2-6 maggio
mercoledì-sabato ore 20.00 / domenica ore 16.00
Triennale Teatro dell’Arte
Viale Alemagna 6
Milano

Motus
Panorama

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