Roma, 8 marzo 2017 – L’Assemblea dei Soci del Teatro di Roma – Comune e Regione Lazio – nella seduta odierna ha deliberato la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2017-2020.
Presidente: Emanuele Bevilacqua.
Consiglieri: Anna Cremonini, Cristina Da Milano, Nicola Fano e Raffaele Squitieri.
Nominato per il predetto triennio il seguente Collegio dei Revisori dei Conti: Giuseppe Signoriello, quale membro effettivo con funzione di Presidente; Sara Mattiussi e Gian Piero Rinaldi, quali membri.
«L’assemblea dei soci del Teatro di Roma ha approvato all’unanimità la nomina del nuovo Cda alla cui presidenza siederà Emanuele Bevilacqua – dichiara il vicesindaco Luca Bergamo – È un Cda che accoglie competenze diverse, tutte necessarie per affrontare con successo la sfida che il Teatro di Roma è chiamato dalle molte novità che derivano dai nuovi indirizzi espressi dal Comune di Roma. Esprimo un sincero ringraziamento ai consiglieri uscenti, Carlotta Garlanda e Mercedes Giovinazzo, che hanno gestito una delicata fase della vita del Teatro. Auguro buon lavoro ai nuovi membri così come al rinnovato Collegio dei revisori e ho piena fiducia che grazie al loro contributo il Teatro di Roma riesca ad essere sempre più una istituzione culturale aperta in relazione con la città e riconosciuta a livello internazionale per la qualità della sua proposta».
«I due consiglieri proposti dalla Regione Lazio – commenta l’Assessore Lidia Ravera – sono Nicola Fano, e qui si tratta di una conferma perché ha già coperto il ruolo negli scorsi tre anni, e Anna Cremonini, manager della cultura, che da 25 anni lavora nell’ambito del teatro della musica e della danza, una donna che unisce la passione artistica ad una straordinaria competenza tecnica e organizzativa. Al presidente uscente, Marino Sinibaldi, voglio esprimere tutta la nostra gratitudine, per il lavoro svolto, con pazienza, competenza e senso di responsabilità. Siamo certi che Nicola Fano e Anna Cremonini si renderanno portavoce della nostra esigenza principale: far circuitare nel Lazio, nelle decine di teatri che stiamo restaurando, mettendo a norma e riaprendo, uno dopo l’altro, i migliori prodotti della drammaturgia italiana e europea, classici e contemporanei. Perché la funzione del teatro è di creare comunità, di stimolare intelligenze, di fornire strumenti di conoscenza. A tutti. Anche a chi vive fuori dalla Capitale».
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