Due fisarmonicisti gemelli raccontano con la musica e tanta magia la loro straordinaria (e vera) avventura di artisti di strada in giro per il mondo, quando avevano appena 17 anni. Sulle spalle portavano una fisarmonica e in tasca solo un sogno: vivere di musica. Dopo quindici anni i gemelli (les jemeaux) si ritrovano, uno musicista ormai di livello internazionale (Davide), l’altro filosofo e amante del teatro (Mauro), per portare sul palco lo spezzone più bello della loro vita insieme: il viaggio come artisti di strada in giro per il mondo. Due carismi che finalmente s’incontrano sotto la regia di Daniele Ronco per suonare ancora una volta il loro sogno.
Abbiamo intervistato Daniele Ronco autore e regista dello spettacolo:
“Les jumeaux” è uno spettacolo surreale, poetico e comico allo stesso tempo: di cosa tratta e come nasce l’idea?
Les Jumeaux racconta “Il sogno” di due ragazzi di diciassette anni di vivere di musica. La storia che raccontiamo trae spunto dall’esperienza di vita di due gemelli che nell’estate del 1996 sono partiti dalla provincia di Cuneo con la fisarmonica in spalla alla volta della Francia. A distanza di 20 anni i fratelli Borra mi hanno proposto di celebrare il loro reincontro artistico attraverso la messinscena di Les Jumeaux, che narra le vicissitudini di quell’incredibile estate.
Protagonisti della vicenda sono due artisti di strada, gemelli. Quanto ha inciso sulla struttura drammaturgica la biografia dei due attori, Davide e Mauro Borra?
Al 100%. Per la scrittura mi sono affidato ai loro racconti, arricchiti da centinaia di aneddoti, uno più curioso e divertente dell’altro. Ho cercato di fare un’operazione drammaturgica il più fedele possibile alla realtà, eliminando i personalismi e individuando gli elementi universali della loro storia.
Tema centrale dello spettacolo è “il viaggio” in giro per il mondo dei due fisarmonicisti gemelli. Cos’è per te il viaggio e come lo hai sviluppato drammaturgicamente?
Il viaggio per me è scoperta, movimento, evoluzione e arricchimento. Les Jumeaux è una “bolla” in cui gli attori vivono un’esperienza quasi di sospensione rispetto alla vita quotidiana. La musica accompagna la messinscena, che si sviluppa attraverso parti narrative che si alternano a dialoghi e partiture fisiche. Uno spettacolo sempre in movimento, che cambia faccia continuamente per restituire il sapore dei tanti luoghi in cui i Gemelli hanno portato la loro musica e la loro straordinaria energia.
Dominante nello spettacolo è la componente musicale. Si spazia dal musette francese delle giostre in legno con i cavalli ai tanghi appassionati di Piazzolla, passando per lo swing e il gitano. Quali sono state le scelte musicali e come le hai concertate registicamente con la storia dei due gemelli?
Il tempo si dilata e i gemelli rivivono e fanno vivere al pubblico le atmosfere anni ’90 attraverso un repertorio di musica classica e contemporanea (lo stesso suonato in quell’estate), dove la musica non è mai mera esecuzione, ma sempre colonna sonora di ciò che segue o precede nel percorso drammaturgico. Edith Piaf, Rossini, Charlie Chaplin, Piazzolla, per citare alcuni degli autori dei brani presenti nella messinscena. Ed ecco che ci ritroviamo sulla Croisette o a Mon Martre, fino ad arrivare a Londra, ultima tappa del loro incredibile viaggio.
EVENTO > https://www.facebook.com/events/1792241254200560/
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di Daniele Ronco
con Davide Borra, Mauro Borra
regia Daniele Ronco
elementi di scena Lucio Lucà, Lorenzo Rota
disegno luci Marco Testa (Showtime music service)
fonica Alberto Santoru
realizzato con il sostegno di Fondazione Live Piemonte dal Vivo, Città di Orbassano, Comune di Cumiana
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