La storia di Momi nasce dall’idea del regista della mia compagnia, I fiori di bamboo: un giorno mi ha raccontato una storia che doveva ancora nascere e me ne sono innamorata. C’erano una bambina afghana che arriva in Italia a piedi, un aiutante, delle maghe e dei folletti che a Trieste curano i piedi dei bambini e delle bambine, un poliziotto cattivo. In quei giorni i giornali occidentali costruivano sotto i nostri occhi una narrazione sensazionalistica della presa dell’Afghanistan da parte dei talebani, tema caldo destinato a morire di lì a poco. Sentivo una semplicità nella storia di Momi, un piccolo tesoro: parlare all’infanzia non ti concede di ripararti dietro l’analisi intellettuale. Contemporaneamente c’era una preoccupazione etica: come raccontare la rotta balcanica senza aver vissuto neanche un minimo degli stenti che le persone che partecipano al “the game” devono affrontare? Il punto da cui partire l’ho trovato, dopo alcune ricerche, andando al Lato B di Milano ad ascoltare un dibattito sulla rotta balcanica. Lì, grazie a persone meravigliose, ho raccolto nomi, indirizzi, pezzi di storia. Quella filtrata dal racconto di vita di un fotografo e un giornalista che riescono a salvare una famiglia al confine solo perché sono italiani; la scoperta della violenza dei gruppi paramilitari al confine croato e non solo; l’equazione che permette a 16 persone di salire su una macchina per superare un confine. Da qui, lentamente, abbiamo disegnato La storia di Momi, come trasposizione in fiaba di tutto ciò che è stato raccolto, tra realtà e immaginazione. Un testo pensato per l’infanzia, ma non solo.
(Giulia Trivero)
Anno di stesura: 2023
Numero pagine: 29
Numero personaggi: 8
Testo già rappresentato: NO
Premio Segnali alla drammaturgia per le nuove generazioni 2023
SINOSSI
Momi ha dieci anni, sogna di diventare una calciatrice ed è la bambina più simpatica del mondo. Finché il nuovo imperatore dello Zuikistan, Paese misterioso dove Momi vive con la sua famiglia, emette un editto che condanna la simpatia: da quel momento, tutto cambia. Dopo un viaggio durato anni, in cui sarà costretta a proseguire da sola, Momi arriva nella piazza di Triste, nel Paese dello Stivale. Come il nome della città in cui è arrivata, anche Momi ormai è triste e quasi non parla più. Ma a parlare per lei e a tirarla fuori da situazioni difficili è il suo amico Tobi, un coniglio di peluche. La storia di Momi è la storia di una bambina scappata da un Paese in guerra che arriva in un’Italia contemporanea non sempre aperta all’accoglienza.
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