Di nuovo, l’ho fatto di nuovo.
Marco non sa se staccare la spina a sua moglie sia stata la scelta giusta. Non sa se la coscienza di lei, un giorno, sarebbe riuscita a risvegliarsi da quel sonno senza sogni, a riemergere da quell’abisso la cui profondità è, apparentemente, infinita.
La scelta giusta affronta il tema del fine vita e la sottile differenza che persiste fra lo stato vegetativo e lo stato di minima coscienza. Attraverso una riscrittura del Mito di Orfeo, Marco rivive in un loop infinito il viaggio che lo ha portato a scegliere di staccare la spina a sua moglie, Anna, andata in coma in seguito a un incidente durante un’escursione subacquea.
Molteplici sono i riferimenti: dal già citato Mito di Orfeo alla Commedia Dantesca, da Oliver Sacks a Giulio Tononi, neuroscienziato il cui libro PHI ha ispirato fortemente l’immaginario di questo testo.
Il lavoro è stato accompagnato dal sapiente editing di Letizia Russo, la cui umanità e professionalità hanno arricchito e accompagnato un percorso creativo emotivamente provante e intenso.
(Federico Malvaldi)
Anno di stesura: 2020
Numero pagine: 23
Numero personaggi: 11 + coro
Testo già rappresentato: SI - ha debuttato alla Biennale Teatro di Venezia all'interno del progetto Censura - Non dire, non fare, non baciare.
SINOSSI
Marco deve fare la scelta giusta. Staccare o meno la spina di sua moglie: Anna. Ma lui non sa, come potrebbe, quale sia veramente la scelta giusta da fare. E così rivive quel momento all’infinito, come un loop infernale che si sovrascrive a un Mito di Orfeo senza via di uscita. Marco compie un viaggio che non ha mai fine, che principia sempre da capo per arrivare, ogni volta, al punto di partenza. Qual è la scelta giusta?
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