Sabato 15 aprile 2023 a Napoli torna La Calata, il progetto ideato e condotto da Casa dello Spettatore, e realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e con la collaborazione del partner cittadino Casa del Contemporaneo.
Dopo le 10 edizioni che dal 2017 al 2023 hanno focalizzato l’attenzione sulla vita teatrale delle tre principali città italiane: Roma, Milano e Napoli, dopo la sperimentazione della Calata d’estate a Roma e a Milano e della prima edizione appena conclusa tra le province di Bologna e Modena. La comunità delle spettatrici e degli spettatori di ogni età in dialogo con l’offerta culturale della città torna nel capoluogo campano, dove il principio dell’estrazione a sorte degli spazi di destinazione e dei compagni di Calata è nato nel 2019 e poi acquisito stabilmente come elemento fondamentale del progetto.
La Calata in sintesi
Cosa si fa quando ci si “cala”?
Si condividono esperienze estetiche: spettacoli, concerti o mostre, per vivere e raccontare l’offerta culturale delle città. Si incontrano persone, spazi e proposte artistiche e si restituisce l’esperienza attraverso un breve testo e alcune immagini. Spettatrici e spettatori vestono, quindi, per un giorno i panni del reporter, guidati dalla curiosità e dal caso.
Come?
La partecipazione come sempre è gratuita. Obbligatoria è la curiosità e la volontà di vivere una giornata caratterizzata dalla scoperta e dall’incontro: con l’arte e con l’altro. La Calata, infatti, non è un modo per vedere uno spettacolo, visitare una mostra o assistere a un concerto gratuitamente: è un progetto di costruzione di una comunità di spettatrici e spettatori capaci di mettersi in gioco, di aprirsi alla scoperta di nuovi incontri e di nuovi interessi.
Il sorteggio
L’estrazione a sorte della destinazione, del tipo di spettacolo e del compagno o della compagna di Calata sono gli elementi essenziali del progetto. Il sorteggio potrebbe portarvi in un quartiere che non conoscete o che frequentate poco, farvi incontrare persone che non conoscete, farvi essere spettatori di spettacoli che normalmente non scegliereste, in teatri o spazi culturali che normalmente non frequentate. Oppure offrirvi la possibilità di avere un nuovo sguardo sulla città.
Perché?
L’obiettivo è costruire un racconto a più voci per restituire una modalità di fruizione della cultura e delle città che viva, almeno per un giorno, al di fuori dei meccanismi del marketing, libera dalla logica della valutazione o del gusto, capace di andare oltre abitudini e pre-giudizi; come risposta a un bisogno, culturale e sociale, prima che come occasione di consumo.
Il gruppo WhatsApp
Per l’intera durata di ciascuna edizione viene attivato un gruppo WhatsApp per accompagnare l’esperienza fin dal mattino, per scambiarsi informazioni, curiosità, suggerimenti e prime impressioni sull’esperienza in corso. Un grande foyer virtuale di quell’unico grande teatro che La Calata crea in città, abitato dalla comunità delle spettatrici e degli spettatori.
I racconti
Raccontare La Calata non significa scrivere una recensione, ma cercare di trasmettere l’atmosfera e il senso di una giornata dedicata al rapporto con la città, mediata dall’incontro con altri e dalla condivisione di esperienze e fruizioni artistiche e culturali diverse.
Per partecipare
L’iscrizione è gratuita, fino ad esaurimento posti disponibili.
Scrivere entro il 10 aprile 2023 a
lacalata.napoli@casadellospettatore.it
indicando nome, cognome (nel dossier finale verrà pubblicata soltanto l’iniziale),
numero di telefono (non verrà pubblicato), età, professione e città di provenienza.
Da sapere
Il 12 aprile alle ore 18.30 su zoom si svolgerà l’estrazione a sorte degli spazi di destinazione, degli spettacoli o degli eventi, e delle compagne o dei compagni di Calata.
Il 15 aprile sarà attivo un gruppo WhatsApp temporaneo per condividere informazioni, curiosità e suggerimenti
Racconti e foto dovranno essere inviati entro il 22 aprile 2023 a lacalata.napoli@casadellospettatore.it.
N.B. Raccontare La Calata non significa scrivere una recensione, ma restituire l’atmosfera e il senso di un’esperienza complessiva.

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