Jacopo Giacomoni

Laureato in Filosofia con una tesi sull’esistenza dei personaggi fittizi, lavora come drammaturgo e performer della compagnia Malmadur dal 2013. Nel 2023 vince la menzione speciale Franco Quadri del Premio Riccione con il testo È solo un lungo tramonto. Porta avanti una ricerca strutturalista sulla drammaturgia, progettando ordigni spettacolari che accolgono la partecipazione del pubblico e il caso, cercando di costruire esperienze teatrali ludico-rituali che inneschino cortocircuiti con il tempo e lo sguardo di spettatori e performer. Negli ultimi lavori ha creato dei parassiti drammaturgici che aggrediscono organismi testuali già esistenti, un dispositivo teatrale per eleggere la più grande tragedia dell’umanità, un ufficio teatrale per la celebrazione di un funerale in scena, un gioco per rivivere da zero una seconda vita sul palcoscenico, un esperimento di hauntology teatrale sulla perdita della memoria del padre. Come performer fonde il suo percorso di attore a quello di sassofonista, in una continua esplorazione nel campo dell’improvvisazione libera e dei suoni non idiomatici. 

2023 - Menzione speciale Franco Quadri del Premio Riccione per il testo “È solo un lungo tramonto”.

2022 - Vincitore di Mezz’ore d’autore del Teatro Due di Parma con il testo “Ufficio teatrale”.

2020 - Finalista a NdN - Network Drammaturgia Nuova con il testo “La più grande tragedia dell’umanità”.

2013 - Vincitore del Premio Off del Teatro stabile del Veneto con “Lear/del conflitto generazionale”


Ciò che lo spettacolo ha preso alla realtà bisogna riprenderglielo. Gli espropriatori spettacolari devono essere a loro volta espropriati. Il mondo è già filmato. Si tratta ora di trasformarlo.

(Guy Debord)

Drammaturgie

È solo un lungo tramonto

Questo è un dispositivo di distorsione testuale per un teatro della dimenticanza, per una hauntology teatrale. Ho registrato i ricordi di mio padre, li ho trascritti e li ho dettati al mio computer che li ha a sua volta trascritti; li ho riletti, ridettati al computer che li ha nuovamente trascritti, e così via. Il processo sloga il testo come la memoria di mio padre è slogata dalla demenza. «The time is out of joint». 

Anno di stesura: 2023

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Numero pagine: 170

Numero personaggi: Da 2 a 8, a seconda di come si vuole metterlo in scena.

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Testo già rappresentato: NO

2023 - Menzione speciale Franco Quadri del Premio Riccione.

PARASSITI

Il testo è un Atlante di drammaturgie patogene per la proliferazione teatrale. Inizia con il Manifesto della drammaturgia parassitaria, che illustra le motivazioni e gli obiettivi dell’operazione, per poi proporre 40 diversi parassiti suddivisi in 4 specie diverse. I parassiti drammaturgici attaccano testi già esistenti e ne espandono i confini.

Anno di stesura: 2021

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Numero pagine: 40

Numero personaggi: Non ci sono personaggi. Ogni parassita richiede un numero diverso di persone.

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Testo già rappresentato: NO

UFFICIO TEATRALE

Il testo nasce in un momento storico di crisi del rito funebre. L’atto collettivo di dire addio a una persona amata è spesso ridotto a una rapida formalità, se non, come durante la pandemia di Covid-19, completamente assente. Traendo ispirazione dai libri cerimoniali per la liturgia dei defunti, dalle offerte rituali della Mesopotamia protodinastica, dalla vertigine della lista videoludica, dalle gare di retorica, dagli scherzi di due vecchi amici, Ufficio teatrale consegna agli attori e al pubblico un prontuario per svolgere sul palcoscenico un rito funebre, del tutto finto e del tutto vero, del tutto serio e del tutto ironico, che trasforma il teatro in un luogo di confronto con la morte.

Anno di stesura: 2021

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Numero pagine: 15

Numero personaggi: Imprecisato. Dai 4 in su

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Testo già rappresentato: Sì, nel 2022, all’interno di “Mezz’ore di autore” del Teatro Due di Parma, per la regia di Veronica Cruciani.

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