Nel giugno 1967 si tenne a Ivrea un convegno sul Nuovo Teatro, che riunì per la prima volta i protagonisti della neoavanguardia italiana: da Carmelo Bene a Carlo Quartucci, da Mario Ricci a Giuliano Scabia, da Leo de Berardinis a Eugenio Barba. Sono stati chiamati gli “stati generali” della nuova scena del nostro Paese. A cinquant’anni di distanza ci si propone di tornare su quell’evento fondativo, con il contributo di studiosi, critici, artisti, operatori, testimoni. Non solo per celebrarlo e riconsiderarlo in prospettiva, ma soprattuto per fare il punto su passato, presente, e possibilmente, futuro di quel radicale rinnovamento del linguaggio scenico, oltre che dei modi di produzione e organizzazione del teatro, che proprio negli anni Sessanta si avviò nel nostro Paese con caratteri peculiari e in buona misura indipendenti rispetto alle analoghe esperienze in atto negli stessi anni a livello internazionale.
Ivrea Cinquanta è organizzato da Teatro Akropolis, Assessorato alla Cultura del Comune di Genova e Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, ed è inserito nella programmazione dell’ottava edizione di Testimonianze Ricerca Azioni, evento dedicato alla ricerca teatrale organizzato ogni anno da Teatro Akropolis sotto la direzione artistica di Clemente Tafuri e David Beronio.
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