Abbiamo intervistato il critico teatrale Flaminio Boni per riflettere sulla funzione del racconto critico partendo dalla sua ultima pubblicazione Recensioni Teatrali – Volume I :
• Ciao Flaminio, partendo da qualche nota biografica, ci racconti come nasce il tuo interesse per il teatro e come questo si è tradotto in una professione?
Ho sempre amato il Teatro. Da adolescente, ai tempi del liceo, andavo con alcuni miei amici quasi tutti i sabati pomeriggio a Teatro. Ricordo che andavamo spessissimo al Teatro Valle, uno dei teatri storici di Roma: era bellissimo, così ricco di fascino, atmosfera e fervore.
Ho conosciuto così le opere di alcuni dei più grandi autori italiani e stranieri che accompagnavo sempre alle letture dei relativi testi: Goldoni, Moliere, Shakespeare, Pirandello, Cechov e tanti, tanti altri. Ho visto in scena attori e attrici di grandissimo livello.
Con mia madre, poi, vedevo spesso in televisione vecchi film in bianco e nero e le commedie musicali di allora e degli anni precedenti. Ricordo i musicarelli con i più grandi cantanti degli anni ’50 e ’60.
Grazie a lei ho conosciuto le origini della Commedia Musicale italiana, con il teatro di rivista, il varietà e attraverso le opere dei più grandi, Garinei e Giovannini, con le interpretazioni di grandissimi protagonisti: Marisa Merlini, Delia Scala, Sandra Mondaini, Lauretta Masiero, Renato Rascel, Giovanna Ralli, Paola Borboni, Alberto Lionello, Paolo Panelli, Bice Valori, ecc. ecc. Sono tantissimi gli attori, i cantanti, i musicisti e le vedette che contribuirono a rendere grandi i loro spettacoli.
Penso che la mia passione per il Musical sia nata proprio da qui. Ero appassionato di Aggiungi un posto a tavola e Rugantino e da lì continuai, quando e come possible, a coltivare quella passione.
Un amore, quello per il Teatro e per il Musical, che ho deciso poi di approfondire. Ho ricominciato ad andare a teatro con maggiore frequenza e scrivevo spesso delle brevi recensioni su Facebook. Ho visto che venivano apprezzate e commentate, così ho deciso di aprire un blog (www.flaminioboni.it) in cui raccoglierle. Nato in sordina, ha avuto una diffusione rapida, grazie anche all’immediatezza dei social.
Ho cominciato a creare prima una serie di contatti con uffici stampa di teatri e di compagnie, da cui ho ricevuto immediato riscontro, poi con attori, attrici, autori e registi. Piano piano, sempre con educazione e discrezione, ho fatto sempre un passo avanti verso la conoscenza di questo meraviglioso mondo e i suoi protagonisti.
Ad oggi il mio sito conta circa quattrocento articoli in quattro anni di attività: la maggior parte sono recensioni, ma ci sono anche molte interviste a personaggi di primo piano.
• A gennaio 2017 è stato pubblicato il libro Recensioni Teatrali – Volume I, una raccolta delle tue recensioni dal 2014 fino ad agosto 2016. Come hai concepito questo volume e a chi è destinata la lettura?
Questo libro nasce come un omaggio al Teatro; a chi il Teatro lo vive e lo fa vivere. Offre un’ampia panoramica degli spettacoli in scena a Roma, principalmente, ma anche in altre città, dando anche rilevanza e visibilità alle compagnie emergenti.
Esso rappresenta uno strumento per gli spettatori che vi possono trovare analisi dettagliate e interpretazioni interessanti e anche per autori, registi e attori che possono avere un riscontro immediato sul lavoro per il quale mettono in gioco la propria anima. Si spazia, perciò, dalla piccola compagnia di periferia al grande nome delle scene teatrali, ma tutti trattati con occhio obiettivo, puro, quasi nudo che arriva a toccare le corde profonde della sensibilità di chi legge. E questo è ciò che più conta.
Ho scelto quel periodo temporale per allinearmi all’inizio della stagione 2016/2017 per cui è previsto un secondo volume che è già in avanzata fase di realizzazione.
• Come intendi la critica teatrale e qual è lo spirito che deve orientare questa funzione oggi?
L’attività del critico è complessa e articolata: non è sufficiente dire ciò che piace e ciò che non piace. Bisogna saper ascoltare e saper vedere. Credo che un critico debba prima di tutto approfondire la materia soggetta a critica e, in secondo luogo, argomentare il proprio punto di vista accompagnando chi lo legge in un’analisi dello spettacolo attenta e globale.
Ogni volta il mio scopo è raccontare perché vale la pena andare a vedere uno spettacolo mettendo in risalto gli aspetti più piacevoli, ma anche i punti deboli, riconoscendo sempre i meriti degli artisti, con grande rispetto per il lavoro che fanno.
E’ per questo che credo fermamente in un principio: in Teatro si può giocare, ma non ci si può prendere gioco del teatro. E nemmeno del pubblico.
• In calce al tuo libro c’è una sezione di Contributi. Di cosa si tratta?
Frequentando il teatro sono entrato in contatto con tantissimi artisti (attori, registi, autori, compositori).
Per me il dialogo è fondamentale: con molti di loro ho avuto la possibilità di parlare spesso e di approfondire molti argomenti, scoprendo e imparando tante cose.
Ad alcuni di loro ho chiesto di scrivere un pensiero sul Teatro e sull’attività del critico ed essi si sono prestati con grande entusiasmo. Approfitto dell’occasione per ringraziarli ancora. Sono: Marco Simeoli, Stefania Fratepietro, Graziano Piazza, Brunella Platania, Dino Scuderi, Fabrizio Angelini, Gianfranco Vergoni, Daniele Derogatis, Pietro De Silva, Andrea Palotto, Piero Di Blasio, Alessandro Salvatori.
• Quali sono i tuoi progetti in cantiere?
Innanzitutto, come già detto, sto preparando il secondo volume del libro che raccoglierà una selezione delle recensioni della stagione 2016/2017.
Il primo volume è stato completamente autoprodotto e non esiste un canale di distribuzione. E’ nato, come si usa dire, ad uso interno, anche se ho ricevuto moltissime richieste per l’acquisto e la cosa mi ha piacevolmente sorpreso.
Per il secondo volume sto cercando un editore. So che sarà molto difficile: il Teatro in Italia è considerato come un’attività di secondo piano, quindi un libro che parla di teatro ha un mercato ristretto. Figuriamoci una raccolta di recensioni! E’ anche vero, però, che non esiste una pubblicazione simile per argomento e credo che possa rappresentare un bel riconoscimento per tutti coloro che dedicano la loro vita al teatro.
Continuerò ad occuparmi e a scrivere di Teatro: ho in mente alcuni cambiamenti da mettere in pratica per la prossima stagione.
Intanto quest’anno sono stato Responsabile della Comunicazione e Social per un nuovo Teatro a Roma, il Teatro Sala Vignoli, al Pigneto. La nuova stagione mi vedrà gestire questa nuova realtà in maniera più globale, dedicandomi sempre alla comunicazione, allargandomi all’ufficio stampa e promuovendo una serie di iniziative culturali.
Per il resto non ho fatto progetti: mi sono affacciato a questo mondo con umiltà e rispetto e continuo a viverlo in questo modo. Mi piace il confronto con le persone e cerco sempre di imparare qualcosa da tutti. Sicuramente, mi piacerebbe lavorare sempre di più nella comunicazione.
FLAMINIO BONI:
Laureato in Lettere e Filosofia, corso di laurea in Filosofia con all’attivo la pubblicazione di un saggio, articoli e recensioni su varie riviste specializzate. Titolare del blog Flaminio Boni – Un Posto In Prima Fila A Teatro nel quale dal 2013 pubblico recensioni, interviste e comunicati stampa (http://www.flaminioboni.it/ ).
A gennaio 2017 ho pubblicato il libro Recensioni Teatrali – Volume I, una raccolta delle mie recensioni dal 2014 fino ad agosto 2016. Da settembre 2016 Responsabile Comunicazione e Social Network e addetto stampa per il Teatro Sala Vignoli a Roma. Ho creato la sezione Teatro che ho curato personalmente per due anni per il sito Roma Suona Bene. Dal 2015 Responsabile Social Network per Stefania Fratepietro, attrice, cantante, ballerina e performer teatrale. Dal 2015 Responsabile Social Network per l’attrice Giulia Maulucci. Dal 2013 Corresponsabile Social Network per Marco Chiodo, ballerino e coregorafo. Nel 2013 ho contribuito a creare e continuo a gestire la pagina Facebook Ragazzi che alle grida oppongono sospiri, dedicata al cast di Romeo e Giulietta Ama e Cambia il mondo. Per due anni Corresponsabile Social Network per Gianluca Merolli, cantante, attore e regista. Per due anni Corresponsabile Social Network per Martina Grilli, ballerina, coreografa e attrice.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.