Il teatro comunale Amintore Galli di Rimini sarà inaugurato entro fine anno, dopo un restauro durato 4 anni. I riminesi, privati e imprese, potranno partecipare con un programma di investimento e sponsorizzazioni, presentato dal sindaco Andrea Gnassi e dall’assessore alle Arti Massimo Pulini. Gravemente danneggiato durante i bombardamenti del 1943, il Galli, che costituirà col Museo Fellini e il Museo di Arte Contemporanea il patrimonio del centro storico riminese, potrà essere sostenuto economicamente da cittadini e imprese, tramite bonifico sul conto corrente della tesoreria del Comune. L’iniziativa è stata chiamata ‘Entra in Scena’ e ha l’obiettivo di legare l’attività del teatro a chi ama la lirica e la prosa per tutto l’anno. “Sostenere l’attività del Teatro significa investire nell’eccellenza della qualità della sua programmazione artistica – spiegano gli amministratori – partecipare alla diffusione della cultura come valore irrinunciabile per la crescita della propria comunità”.
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LA STORIA DEL TEATRO AMINTORE GALLI
Il Teatro Amintore Galli (fino al 1947 Teatro Vittorio Emanuele II) è un teatro di Rimini. Inaugurato nel 1857 su progetto dell’architetto Luigi Poletti, è stato pesantemente danneggiato dai bombardamenti Alleati del dicembre 1943. I saccheggi e le demolizione che seguirono nel dopoguerra ne lasceranno intatta solo la facciata e parte del foyer. Dopo una lunga e travagliata storia che vede tentativi di ricostruzioni, modifiche e destinazione ad altri usi, i lavori di ricostruzione veri e propri cominciarono nel 2014. Durante i lavori sono emersi i resti una basilica paleocristiana, che saranno inclusi nel futuro museo archeologico che sarà realizzato sotto al teatro assieme al Galli Multimediale, un innovativo progetto di museo a carattere storico-archeologico, finanziato in buona parte dalla Regione Emilia-Romagna, ed una sezione interamente dedicata ad uno dei principali volti musicali del passato come il maestro Giuseppe Verdi.
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