“Quello con la malattia, che sia un tumore, un infarto, una malattia degenerativa o una malattia psichiatrica, è un percorso.
Accidentato, in salita, difficile.
A volte breve, a volte lungo quanto una vita intera.
Un percorso che per lunghi tratti facciamo insieme ad altri. Familiari. Amici stretti. Medici, infermieri. Altri pazienti.
Ma è un viaggio che per la maggior parte del tempo facciamo da soli.
Questa è la storia di questo viaggio, raccontato a chi ne è così lontano da non riuscire a immaginarlo.
Questa è la sera in cui vi racconto cos’è il dolore, stelle.”
Da questo prologo si muove il testo: un ragionare ad alta voce su una dimensione che ci definisce come esseri umani. Il punto di vista – dolce, ironico, disincantato – è quello di una donna che per professione ha scelto di affrontare e prendersi cura di questo dolore.
Dove si trova la forza per fare questo lavoro?
Come si sopravvive al dolore?
Come si fa a trovargli un senso?
Le risposte che la protagonista prova a dare sono assolutamente personali, private, fragili – e in questa intimità riverberano le stelle.
(Michele Ruol)
Anno di stesura: 2021
Numero pagine: 20
Numero personaggi: 1
Testo già rappresentato: SI
SINOSSI
Un’oncologa racconta il suo punto di vista: sulla malattia, sul dolore, sull’essere medico e sul doverli affrontare quotidianamente.
Mischia la sua vita privata e quella professionale, perché non c’è alternativa, le due vite non possono essere tenute separate e si contaminano.
Dove si trova la forza per fare questo lavoro?
Come si sopravvive al dolore, e come si fa a trovargli un senso?
La protagonista prova a dare delle risposte – assolutamente personali, private, fragili.
Per farlo parla della malattia e della sofferenza in termini semplici, come se le dovesse spiegare a chi non è in grado di concepirle.
Ecco il dolore spiegato alle stelle.
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