Purtroppo il Coronavirus non fa sconti: il Cirque du Soleil si sarebbe dovuto esibire in Cina all’inizio del 2020, ma a quel tempo la Repubblica Popolare stava già fronteggiando l’epidemia e così la compagnia si è dovuta fermare. A marzo, la situazione è peggiorata con la diffusione del Covid-19 in tutto il mondo: il che ha significato non potersi esibire, ma anche trovarsi costretti a gestire il rientro dei tanti dipendenti (quasi duemila) in vari Paesi e quello delle attrezzature che dovevano tornare in Canada. Come ha ben esplicitato l’amministratore delegato Daniel Lamarre: “Il nostro mondo è cambiato in una notte”. A fronte di tutto il Cirque du Soleil ha fatto ricorso alla bancarotta assistita puntando a ristrutturare il proprio debito.
“Negli ultimi 36 anni – afferma Daniel Lamarre – il Cirque du Soleil è stata un’organizzazione di grande successo. Con i ricavi zero legati alla forzata chiusura di tutti gli spettacoli per il Covid-19, il management ha deciso di agire in modo deciso per tutelare il futuro della società”.
Il circo si è affacciato alla pandemia già appesantito da un forte debito accumulato negli ultimi anni per finanziare una serie di acquisizioni decise per diversificare la sua offerta. Nel 2017 ha infatti acquistato Blue Man Production, nel 2018 la società di intrattenimento per bambini VStar Entertainment Group. Nel 2019 ha aggiunto al suo portafoglio Works Enetrtainment e la sua troupe di prestigiatori chiamata Illusionists. Quando la pandemia è scoppiata il Cirque du Soleil aveva solo sulla Strip di Las Vegas, per la quale è un’istituzione da anni, sei spettacoli su 44 a livello globale.
Nato sul successo di diversi artisti di strada del Quebec, il Cirque du Soleil – controllato dal fondo di private equity TPG Capital – ha presentato la sua richiesta di bancarotta in Canada. La richiesta di fallimento sarà esaminata oggi, martedì 30 giugno, dalla Corte superiore del Quebec. I maggiori azionisti, in base all’accordo proposto, inietteranno 300 milioni di dollari di liquidità nel Cirque du Soleil ristrutturato per facilitare la sua ripartenza, aiutare i dipendenti e farsi carico di alcuni degli oneri della società, fra i quali il rimborso dei biglietti per gli spettacoli cancellati.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.