Ian Bertolini

Mi chiamo Ian perché dire Giovanni, già nel lontano 1996, pareva brutto.
Sono nato a Genova, tra un “Belin” di troppo e quell’espressione un po’ così che abbiamo noi quando nasciamo a Genova. Sono cresciuto a Mornese, villaggio ancestrale della provincia di Alessandria, molto più vicino a Genova che ad Alessandria.
Passo la mia vita tra Piemonte e Liguria, spesso nel vero senso della parola perché le autostrade si sono estinte in tempi recenti. Scrivo perché mi è stato insegnato alle elementari. Penso perché è una delle piaghe del genere umano. Spesso le cose coincidono e nasce qualcosa di buono. Talvolta non coincidono ed è meglio soprassedere. Ho una laurea in lettere perché “è meglio un laureato che un cantante”, soprattutto se sei parecchio stonato.

2019 | "Toilette" messa in scena finalista – Venezia Bando Registi Under 30 – Biennale College Teatro diretta da Antonio Latella.


2019 | "Mitomaniaco" testo finalista – Premio Hystrio Scritture di Scena.

2018| "Toilette" testo segnalato – Premio Hystrio Scritture di Scena


Dire, fare, baciare, lettera o testamento.

(Anonimo)

Drammaturgie

MITOMANIACO

​​Come in Ultimo tango a Parigi, casualmente, un uomo ed una donna si incontrano in un appartamento sfitto. A differenza dei personaggi del film, la conversazione diventa sin da subito assurda: l’uomo si professa essere un Dio e quell’incontro sembrerebbe essere un disegno divino. La donna riconosce nelle parole dell’uomo il disegno divino e si lascia condurre in una vicenda fuori dagli schemi. Analizzando pedissequamente i misteri del rosario e tentando, per quanto possibile, di laicizzarne le vicende, sulla scena si consuma una storia d’amore perversa che piano piano conduce alla morte.

Anno di stesura: 2019

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Numero pagine: 40

Numero personaggi: 2

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Testo già rappresentato: NO

2019 | testo finalista – Premio Hystrio Scritture di Scena.

TOILETTE

Un luogo, la toilette, che diventa lo specchio dove, a ritroso e avanti e indietro nei decenni, si consuma un dramma basato sulla menzogna e sulla parvenza di buon vicinato. L’infanzia e la giovinezza del protagonista sono intrise del rapporto con la madre, con la vicina di casa, la signorina Giulia, e di una presenza maschile solo intuita. Con un linguaggio scarno e un ritmo che diventa inquietante, nel microcosmo familiare si svelano segreti a distanza di anni, che compongono un quadro perverso in cui i protagonisti trovano la loro ragione di essere e il loro peccato originale.

Anno di stesura: 2018

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Numero pagine: 55

Numero personaggi: 4

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Testo già rappresentato: SI

2018| testo segnalato – Premio Hystrio Scritture di Scena

2019 | messa in scena finalista – Venezia Bando Registi Under 30 – Biennale College Teatro diretta da Antonio Latella.


WIRELESS

In Wireless ci sono sempre un Uomo ed una Donna che conversano. Talvolta sono fratello e sorella, talvolta marito e moglie, talvolta due amanti, talvolta due bambini, talvolta due anziani.
Uomini e Donne conversano a distanza senza dare mai troppo peso alle parole.
I discorsi si intrecciano per sottolineare i legami tra i parlanti, ma allo stesso tempo li allontanano perché ormai non c’è più molto da dirsi in uno scenario che ha il sapore di un’apocalisse.

Anno di stesura: 2020

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Numero pagine: 14 (possibilità di sviluppo)

Numero personaggi: 2 per ogni scena

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Testo già rappresentato: in forma di podcast “Abbecedario per il mondo nuovo” Piccolo Teatro Milano

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