Dal 25 al 29 gennaio Nogu Teatro presenta la nuova produzione “Gli Opinionisti” al TeatroSala Uno. Uno spettacolo né ovvio né scontato, un gioco apparentemente assurdo che in realtà viviseziona il nostro odierno modo di esistere, in perenne affanno d’immagine. Schiere di opinionisti compaiono continuamente nei piccoli schermi delle nostre case. Ecco. Nell’appartamento della Signora delle Pulizie, opinionista abilitata, ci viene presentato tutto il bestiario umano che affolla la nostra percezione mediatica.
Abbiamo intervistato il regista dello spettacolo Cristiano Vaccaro:
• Ciao Cristiano, qual è il tuo percorso formativo e artistico?
Inizio nel lontanissimo ’89 (e parliamo di un millennio fa), folgorato durante un laboratorio di clown. Decido all’istante che il teatro è la mia vita. Frequento una scuola professionale e inizio a insegnare. Divento autore, attore, regista. Sono passati più di trent’anni e, purtroppo, mi diverto ancora come il primo giorno. Un dramma. Sono un bambino entusiasta mai cresciuto.
• Quando nasce Nogu Teatro? Quali sono i connotati della vostra attività come orientate la ricerca artistica?
Nogu nasce nella stagione 2012-13. In quel periodo stavo uscendo da un’esperienza lavorativa non proprio soddisfacente. Volevo formare un gruppo di lavoro che proponesse un lavoro di qualità nel campo della ricerca. Il perno del nostro lavoro è l’allenamento del corpo d’attore in rapporto al testo scritto. Curiamo in particolar modo il passaggio dalla pagina alle partiture vocali e fisiche. Molto training, molta improvvisazione, molta tecnica vocale. Un lavoro massacrante che ci sta facendo crescere. Siamo circa in dieci, tutti appassionati e devoti alla nostra “missione” artistica.
• Dal 25 al 29 gennaio presenterete la nuova produzione “Gli Opinionisti” al Teatro Sala Uno. Iltesto focalizza l’attenzione sul contesto odierno dove le opinioni e i pareri che i mass-mediapropinano al popolo hanno lentamente corroso le coscienze e la capacità di valutazione dellarealtà. Come ti sei approcciato allo scritto e su cosa hai incentrato la struttura registica?
Il testo di Borghi è una follia. Mai letto niente di simile. Riesce a lavorare in un unico ambiente scenico (la casa in cui lavora la divulgatrice di opinioni) facendolo diventare contemporaneamente sia uno studio televisivo e sia il luogo in cui si radunano tutte le follie del mondo. I personaggi sono elastici, veloci, divertenti. Il testo si è trasformato in uno spartito musicale interpretato dai corpi ritmici degli attori. Settanta minuti di ritmo e gioco. Ci siamo divertiti anche se, dati i nostri tempi di produzione, le prove sono faticosissime.
• Dopo il debutto degli “Opinionisti” quali sono i prossimi appuntamenti e progetti in cantiere di Nogu Teatro?
Lavoriamo tanto. Un progetto speciale al teatro Argot, un altro progetto speciale al Teatro Trastevere, diverse matinée per le scuole, organizziamo a maggio il NOpS festival (Nuove Opportunità per la Scena) al Teatro di Documenti, io la settimana prossima ho tre repliche di un mio spettacolo, i ragazzi volano tra monologhi, fiction e film, stiamo mettendo in cantiere le produzioni per il prossimo anno, Insomma, come tutto quel che ci riguarda, un delirio.
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