Si è respirata l’aria del cambiamento a Teatrocittà, Centro di formazione e ricerca a Roma, foriera di cambiamento e di tutte quelle risposte che stanno soffiando nel vento, come cantava Bob Dylan nella sua celebre canzone, Blowing in the wind. Contestualizzata in un periodo storico estremamente difficile e incerto, come quello che stiamo vivendo, con le recrudescenze e la violenza di operazioni belliche e di espansionismo, con le ferite di una Pandemia mondiale che sono ancora aperte e dolorose.
La quinta edizione di Corpo Mobile, Festival di performance e danza contemporanea, con la direzione artistica di Davide Romeo è stata l’occasione per riunire insieme coreografi, danzatrici e danzatori di diverse nazionalità.
Il linguaggio universale della danza ha mantenuto aperto il dialogo tra persone di diverse età, origini, esperienze con il focus della ricerca, dello scambio e della comunicazione tra i corpi.
Corpi con diverse morfologie e differenti storie da raccontare. Corpi in movimento tra il dinamismo e la stasi. Corpi che sanno farsi promotori di “Inneschi” – come suggerisce il titolo dell’edizione 2022 – di emozioni, idee e processi creativi. Corpi che diventano un vessillo di politiche e pratiche di accoglienza e di scambi culturali. Diverse sono state infatti le nazionalità presenti nelle quattro serate di Corpo Mobile: Israele, Ungheria, Belgio, Spagna, Svizzera e, ovviamente, Italia.
È stata, inoltre, l’edizione che ha segnato il ritorno dei workshop con un team di quattro coreografi prestigiosi. Jacob Gomez e Davide Romeo sono stati i primi due, Nunzia Picciallo e Giovanni Careccia hanno concluso il percorso di formazione e di sperimentazione nel corso dell’ultimo weekend. Dodici ore di lavoro in sala, distribuite in due fine settimana, con altrettante restituzioni al pubblico.
Una novità dell’edizione 2022 del Festival è stata l’istituzione del Premio Critica Giovani. Si è costituito un team/laboratorio aperto a giovani universitari della fascia di età dai 18 ai 26 anni, frequentanti facoltà ad indirizzo umanistico/artistico per realizzare un progetto incentrato su Corpo Mobile.
L’obiettivo realizzato è stato quello di avvicinare e popolare il teatro, il mondo della danza, con le realtà che gravitano attorno ai giovani, in particolar modo quelli con una manifesta volontà di affinare un gusto e uno spirito critico. A loro è stata data l’opportunità di seguire le quattro serate, di incontrare e di confrontarsi con gli operatori del settore, gli artisti e i coreografi, nonché la possibilità di votare le performances per assegnare il Premio Critica Giovani.
La ricca programmazione ha visto alternarsi artisti ed espressioni della danza contemporanea diversissime tra di loro, che hanno portato in scena le loro urgenze creative, i loro corpi, i loro sguardi: Maria Stella Zangirolami, Christian Pellino, Rossella Delvecchio, Sara Gullì, Eirad Ben Gal, Colectivo Glovo, Zsófia Safranka Peti, Cie Amaru, Jenna Hendry, Giovanni Consoli, Giada Manno, Contemporary Project RB, Noemi Piva, Déjà Vu.
È stata esplorata la vasta gamma di relazioni umane, di legami interpersonali, i luoghi reali o immaginari, quelli dell’anima, gli spazi, i gesti, le routine della quotidianità, la stabilità, l’instabilità, i cambiamenti, la forza interiore, la fragilità umana, la metamorfosi, l’evoluzione. In due semplici parole: l’umanità e il suo opposto. Quanto siamo rimasti umani e quanto ci siamo nel frattempo disumanizzati?
L’ultimo “innesco” ha concluso le quattro serate di Corpo Mobile, Showpiece, l’evento che ha riunito e messo insieme tre compagnie fuori concorso che hanno presentato tre produzioni di punta: Uscite di Emergenza con Aves, Mandala Dance Company con HH_Homo Humus e, infine, Create Danza con Full Bodies/Empty Spaces.
La Giuria Giovani ha assegnato il Premio della Critica 2022 a Mmmh?! ideato e diretto da Jenna Hendry e interpretato da Emeric Rabot e Fabio Bergaglio.
La motivazione recita che il riconoscimento è stato dato per «La simpatia e l’originalità della performance. L’idea, genuina, di associare il gesto ordinario di chi mangia al movimento di chi danza, è riuscita ad amplificare entrambe le esperienze: quella della danza, quando ad essere improvvisate erano le reazioni a dei cibi estremi come lo zenzero, e quella del mangiare, con cui tutto il pubblico ha empatizzato. La forza di queste improvvisazioni, riteniamo, sta in questa sinestesia comunicata con semplicità, capace di suscitare curiosità e di coinvolgere gli spettatori dall’inizio alla fine, donando loro una maggiore consapevolezza del loro stesso corpo,potenzialmente danzante ogni volta che mangia».
La Menzione Speciale del Festival è andata a Nosè di Rossella Delvecchio «Per la validità artistica del progetto e l’interessante commistione di linguaggi performativi. Per la sintonia degli interpreti e la grande intensità espressiva che hanno dato vita ad un legame diretto con lo spazio e gli spettatori in sala».
Noemi Piva, con Vedere te, si è aggiudicata il Premio Miglior Coreografo 2022 ricevendo anche l’investitura per la docenza al workshop nell’edizione del Festival del prossimo anno.Un invito ufficiale a Corpo Mobile 2023 come Docente del workshop è stato rivolto a Colectivo Glovo, mentre il Premio Miglior Danzatore è stato assegnato a Zsofia Safranka Peti, la quale ha vinto anche una residenza come docente per Formazione Continua. A furor di acclamamazione, ha vinto il Premio Corpo Mobile 2022 (con una data nel cartellone di Teatrocittà) Eirad Ben Gal e la sua splendida compagnia, con il progetto Love Stability.

Redattore editoriale presso diverse testate giornalistiche. Dal 2018 scrive per Theatron 2.0 realizzando articoli, interviste e speciali su teatro e danza contemporanea. Formazione continua e costante nell’ambito della scrittura autoriale ed esperienze di drammaturgia teatrale. Partecipazione a laboratori, corsi, workshop, eventi. Lunga esperienza come docente di scuola Primaria nell’ambito linguistico espressivo con realizzazione di laboratori creativi e teatrali.