Giuseppe Pipino

Giuseppe Pipino (25), lucano di origine e milanese di adozione, ha conseguito la laurea triennale in Comunicazione, Media e Pubblicità nel novembre 2019 presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) ottenendo votazione massima con una tesi sulla compagnia Deflorian/Tagliarini. Negli anni universitari ha approfondito la scrittura poetica e quella narrativa mediante laboratori con autori come Davide Rondoni e Antonio Scurati. Tra il 2017 e il 2018 ha poi frequentato un corso propedeutico di regia teatrale e un seminario intensivo di drammaturgia presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, dove attualmente frequenta il terzo anno (2021/2022) del corso Autore Teatrale. È autore di alcuni testi teatrali (R-umore, Carmela non cammina mai scalza, Chi niente fu) che hanno ottenuto vari premi e messinscene tra Roma, Bergamo, Venezia e Milano nell’ambito di festival quali Belli Corti, Inventaria, Venice Open Stage, ecc… La sua riscrittura del mito di Elettra, Tragedia Automatica, è il testo segnalato al Premio Hystrio – Scritture di Scena 2021. Oltre all’attività teatrale, si dedica attivamente alla poesia: ha pubblicato sul blog PoesiadelNostroTempo ed è tra i vincitori della prima edizione del Concorso di Poesia Niccolò Bizzarri, che prevederà la pubblicazione di alcune sue opere in un’antologia di poesia contemporanea edita dall’Università di Firenze nel 2022.

Segnalazione al Premio Hystrio - Scritture di Scena 2021 per il testo "Tragedia automatica"

Vincitore del Premio Miglior Autore - Belli corti (III ed.) con il testo R-UMORE. Concorso di Drammaturgia Teatrale Contemporanea organizzato dal Nuovo Teatro San Paolo di Roma in collaborazione con l’Accademia San Paolo

Vincitore del Premio Giuria Popolare - Festival Shakespeare is Now! 2018 con il testo "Carmela non cammina mai scalza"



Raccontare il Mondo, la mia infima e miserabile parte di Mondo, la parte che mi spetta, scriverla e metterla in scena, costruirne solo un po’, ancora una volta, il lampo, la durezza, dirne con lucidità l’evidenza. Far vedere in teatro la forza esatta che a volte ci afferra, questo, esattamente questo, gli uomini e le donne così come sono, la bellezza e l’orrore dei loro scambi e la malinconia che li coglie non appena questa bellezza e questo orrore si perdono, vanno via e cercano di distruggersi da soli, terrorizzati dai loro stessi demoni.

(Jean-Luc Lagarce)

Drammaturgie

TRAGEDIA AUTOMATICA

Tragedia Automatica prende dichiaratamente le mosse dal mito di Elettra (ispirandosi particolarmente alle riscritture di Hugo von Hofmannsthal e Marguerite Yourcenar), trasportandolo però in una contemporaneità nella quale trova una sua trama e un suo sviluppo decisamente diversi rispetto al mito originario.

Anno di stesura: 2020

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Numero pagine: 65

Numero personaggi: 4

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Testo già rappresentato: NO

Segnalazione al Premio Hystrio - Scritture di Scena 2021

VARIETÀ (frammeti per uno spettatore compassionevole)

Varietà si propone di affrontare il tema della verità come processo di elaborazione delle immagini catturate dallo sguardo e filtrato attraverso l’occhio fantasmatico della televisione, confondendo le due tipologie di visione, entrambe a loro modo corrotte e corruttibili dalla possibilità di una costruzione della realtà mai aderente al “vero”, semmai tendente ad una delle “plausibili verità”.

Anno di stesura: 2020

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Numero pagine: 39

Numero personaggi: 8

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Testo già rappresentato: NO

AUGUSTO

Augusto è _______
Il testo ruota attorno al tentativo, da parte dei personaggi, di completare questa proposizione semplice.
Una vecchia sala da ballo in un seminterrato, attraversata dal rumore della metropolitana sopraelevata e condizionata da una serie di malfunzionamenti dell’impianto elettrico e dell’ascensore, è il luogo di ritrovo indicato da Augusto.

Anno di stesura: 2021

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Numero pagine: 75

Numero personaggi: 7

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Testo già rappresentato: NO

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