#FocusOn: Fantasio, Festival Internazionale di regia teatrale

Ago 8, 2017

Nel 1997 a Villazzano, in provincia di Trento, davanti a un bicchiere di vino, Gianni Corradini e Leonardo Franchini fantasticavano su un concorso incentrato sulla figura del regista teatrale. Di lì a poco nacque il Festival Internazionale di regia teatrale Fantasio.

Per 14 edizioni i registi venivano selezionati in Italia, Germania e Spagna e partecipavano con la propria compagnia, giungendo a Trento per le serate finali del Festival in occasione delle quali mostravano al pubblico la loro pièce. Dal 2008, il Festival ha cambiato filosofia e location. Si è spostato in città, a Trento, ed è divenuto residenza. Il Festival è organizzato da EstroTeatro e Gruppo teatrale Gianni Corradini.

Abbiamo intervistato Mirko Corradini, direttore artistico del Festival:

Ciao Mirko, piacere di conoscerti. Parlaci in breve delle origini del Festival Fantasio, nato nel ’97 da un’idea di Gianni Corradini e Leonardo Franchino.

Il festival nasce davanti a un bicchiere di vino. No, non è un’idea nata dai fumi dell’alcool, ma da un semplice e genuino confronto tra due uomini che hanno fatto del teatro la propria professione (appunto mio padre Gianni Corradini, e Leonardo Franchino). Così disquisendo del ruolo del regista, decisero di creare un festival in cui al centro ci fosse il suo lavoro e in cui potessero giocare e mettersi alla prova.

Nel corso degli anni il Fantasio ha cambiato forma, senza cambiare la sua essenza. Inizialmente i registi partecipavano con la propria compagnia, superando le selezioni che avvenivano in diverse città d’Italia e venivano a Trento solo per presentare il loro lavoro finale. Quando poi la direzione artistica è passata a me, mi sono ripromesso di ampliare questo progetto tanto amato da mio padre. Il primo passo è stato quello di rendere Fantasio un festival internazionale, andando a selezionare registi e compagnie anche in diverse città della Germania e della Spagna e svolgendo a Lipsia e Madrid le serate finali internazionali.

Dal 2014 ho deciso di cambiare la struttura di Fantasio, (senza snaturarlo ovviamente) rendendolo una residenza di 15 giorni nel corso della quale i registi selezionati non lavorano più con la propria compagnia ma con attori selezionati tramite bando.

Siccome mi piace giocare e il Festival vuole essere una sfida per chi vi partecipa, ogni anno aggiungo una piccola novità, che non facilita il lavoro dei registi. Innanzitutto il testo: unico per tutti, e comunicato solo durante la conferenza stampa, ovvero il primo giorno di Festival. Poi i team di lavoro: attori e attrici selezionati da tutta Italia, e gruppi di lavoro di numero diverso e costituiti unicamente dal caso, tramite estrazione.

Nel 2015 poi mi sono finalmente tolto un piccolo sfizio che i miei collaboratori mi consigliavano di non togliermi.. il testo a concorso era cappuccetto rosso! Le facce dei registi quando lo abbiamo comunicato non le dimenticherò mai!! Quest’anno la formula non è stata particolarmente modificata (non escludo sorprese dell’ultimo minuto, il Festival è imprevedibile!); le particolarità di Fantasio 2017 sono altre, e forse ben più significative.

Cosa è oggi il Festival Fantasio e quali le sue novità per questa prossima edizione?

Quest’anno, per ora, sia le selezioni (di registi e attori) e residenza si svolgeranno praticamente come l’edizione passata. La novità più grande, più emozionante e che rende speciale Fantasio 2017 è il ritorno al teatro di Villazzano. Da maggio infatti abbiamo in gestione il teatro di Villazzano che per noi è il teatro: mio padre lo ha gestito fino alla sua demolizione, avvenuta 10 anni fa. In quel teatro io e mio fratello Cristian abbiamo mosso i nostri primi passi artistici, siamo cresciuti lì. E in questo teatro si sono svolte le prime edizioni del Festival. Per cui è un’emozione unica riportare su quel palcoscenico il Festival! Nel suo 18 compleanno Fantasio torna a casa, lì dove tutto è iniziato. Ecco, è questo che rende l’edizione 2017 l’edizione speciale e speriamo che questa emozioni permei anche i partecipanti di quest’anno!

Registi e attori in residenza e una “sfida” su un unico testo: quale la mission da voi ricercata?

Mio padre e Leonardo volevano un Festival che permettesse ai registi di fare solo i registi, di dare in un certo modo sfogo alla propria vena artistica senza preoccuparsi di altro. Volevano un Festival in cui il regista fosse solo regista, in cui al centro ci fosse solo il suo lavoro, in cui egli dovesse solo occuparsi di elaborare il testo, di creare servendosi degli attori e dare vita alle proprie idee. E questo, ovviamente è la mission che da sempre segue il Festival. Negli anni Fantasio è inevitabilmente diventato qualcosa di più: al potersi concentrare solo sulla regia, si è aggiunta la possibilità di incontrare altri colleghi, altri artisti e instaurare nuove amicizie e collaborazioni. Tanti sono i registi che al termine di Fantasio hanno iniziato dei progetti con altri registi partecipanti o coinvolgendo alcuni degli attori selezionati. Molti dei registi sono poi tornati a Trento in veste di formatori, tenendo dei corsi o dei laboratori agli allievi della nostra scuola EstroTeatro.

Quindi Fantasio è una fucina di idee, un luogo in cui poter ampliare le proprie conoscenze artistiche e personali, e soprattutto in cui liberare la propria creatività, giocando e mettendosi alla prova.

Un team che lavora assiduamente con te alla realizzazione di questo progetto importante, ci presenti i tuoi collaboratori?

Direi che la prima che devo menzionare è mia madre Maria Zini. Lei con mio padre hanno dato forma al Festival, sono stati i primi a crederci e darsi per Fanasio. Da quando la direzione è passata a me, mia madre è diventata un sostegno per noi che lo organizziamo, ma anche per i registi e gli attori che partecipano. Lei assicura al festival quell’atmosfera intima e familiare che tutti apprezzano e che fa la differenza. Ecco, è la madrina del Festival. Altra pietra miliare è mio fratello Cristian, presidente della Compagnia Gianni Corradini, che con me segue il Festival da sempre e che tanto si è prodigato per farlo crescere. Ci compensiamo: io penso al festival dal punto di vista artistico, lui da quello amministrativo e spesso fa “magie” (o salti mortali) per mantenere il Festival nonostante i finanziamenti non sempre così generosi.

E infine i nuovi e giovani membri dello staff: Mattia, Nicola e Irene. Sono tre giovani con il cuore impegnato con EstroTeatro e con il Festival. Sono tre ex allievi, con percorsi formativi e teatrali differenti, che negli anni sono sempre più diventati parte della famiglia di EstroTeatro. È bello lavorare con loro perché hanno effettivamente portato un’aria nuova, sono energici e, anche se giovani e sotto certi versi inesperti, danno il massimo lavorando per il bene della scuola e del Festival. La cosa che più mi piace è l’entusiasmo che mettono nel lavoro, la passione e il cuore. Sono questi i collaboratori giusti per il Festival, per renderlo non un semplice e “freddo” Festival, ma quel Festival che mio padre voleva: vicino a chi vi partecipa, in cui l’arte fa da padrona, in cui ci si senta a casa, in famiglia.

Quale sviluppo prevedete per il Festival Fantasio in futuro?

Questo non lo dico, non perché non lo sappia, ma perché il festival funziona così. Ogni anno una sorpresa. So solo che viste le ultime edizione, il mio team, il ritorno al teatro di Villazzano e l’affetto che si è guadagnato Fantasio, il futuro del Festival è roseo.

I vincitori delle edizioni 2016 e 2017 hanno prodotto gli spettacoli con cui hanno partecipato al Festival. Ci piacerebbe che il Festival non si esaurisse mai, che i 15 giorni di residenza diventassero solo l’inizio di un percorso tra noi e i registi che vi partecipano. Sfruttando anche il teatro sarebbe bello allungare la residenza, crearne altre legate al Festival..magari proprio per sviluppare e produrre i 15 minuti creati per le finali.. chi lo sa! Le idee non ci mancano e gli amici con cui farlo neanche, quindi a partire da questa edizione ci impegneremo tutti al massimo per “far spiccare il volo” al Festival. Di più non posso dire, non ci resta che vivere il Festival e farci trasportare!

LINK BANDO REGISTI > Scadenza 12 Agosto 2017

LINK BANDO ATTORI > Scadenza 17 Settembre 2017

 

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