Continuano ad aumentare le adesioni alla iniziativa Facciamo luce sul teatro! di U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) che ha invitato i direttori di teatro, gli artisti ma anche il pubblico a presidiare le sale teatrali rimaste chiuse troppo a lungo e accendere le luci dei teatri solo per una sera, il 22 febbraio, cioè a un anno esatto dall’ultimo giorno prima della chiusura dei teatri per le norme anticovid.
Il Teatro Bellini di Napoli e alcuni dei principali teatri afferenti al Teatro Pubblico Campano apriranno le sale e accenderanno le proprie luci, a sostegno dei lavoratori dello spettacolo dal vivo e della riapertura delle sale.
A Bergamo ha deciso di aderire la Fondazione Donizetti che aprirà i portoni e accenderà le luci del teatro Donizetti e anche del Sociale in città Alta, e che ha chiesto ai “cittadini di testimoniare la propria vicinanza, passando davanti al Teatro Donizetti per lasciare una traccia scritta di un proprio pensiero”.
A Milano il Teatro Filodrammatici a Milano ha deciso di allestire un desk all’ingresso dove gli spettatori potranno lasciare un messaggio. L’Elfo Puccini ha invece ideato una doppia iniziativa: sui grandi schermi di corso Buenos Aires lancerà il messaggio “Il teatro aspetta i vostri PENSIERI, il teatro aspetta i vostri APPLAUSI, il teatro aspetta le vostre RISATE il teatro aspetta le vostre PASSIONI, il teatro aspetta le vostre EMOZIONI”. Dalle ore 18.30 alle 19.00 gli attori dell’Elfo in diretta facebook dal foyer del teatro manderanno le loro testimonianze con letture degli spettacoli Verso Tebe e Angels in America. “I teatro milanesi danno la loro adesione” ha aggiunto la regista Andrée Ruth Shammah, anima del Parenti.
A Roma il Teatro Vascello resta simbolicamente illuminato e aspetta il suo pubblico: per l’occasione e in via del tutto eccezionale Gabriele Lavia reciterà per il pubblico presente all’esterno del teatro, un gesto di protesta che porta in sé tutta la sofferenza per la chiusura dei teatri e per l’isolamento forzato, in questo anno di pandemia, a cui tutti gli artisti sono stati costretti.
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