DRAMMATURGIA: “Goghgauguin” di Biancanives Togliani

Dic 26, 2017

Premio Fersen alla drammaturgia 2015, in GOGHGAUGUIN Biancanives Togliani – come afferma la Giuria del Premio – “mette in scena con ottimo ritmo teatrale il complesso sentimento di profonda amicizia che lega Vincent Van Gogh e Paul Gauguin, inficiato tuttavia dall’insopprimibile gelosia di Paul verso Vincent, che egli è costretto a riconoscere superiore a lui. In un dialogo immaginario a posteriori, i due raccontano e confrontano il ricordo di quel burrascoso periodo di vita in comune a cui dà il suo contributo, da saggia moderatrice, anche Sien, la prostituta amante e modella di Van Gogh”.

Il dramma di Biancanives Togliani racconta di quando i destini di Vincent Van Gogh, Paul Gauguin e Sien Hoornik (la prostituta amante di Van Gogh) si incrociarono nel periodo della Casa Gialla ad Arles dando vita ad un ménage à trois.

“Alla realtà storica dell’incontro tra i due artisti – afferma l’autrice e regista Biancanives Togliani – ho inserito il personaggio di Sien. Vincent aveva realmente vissuto una storia con lei a Parigi e le aveva dedicato alcuni disegni, il più celebre intitolato “Sorrow”, ma nella realtà non è mai stata con loro ad Arles. Nella mia visione Sien, dopo anni da quella notte che se ne andò da casa di Vincent sparendo nella pioggia tra i vicoli di Montmartre, va a cercarlo ad Arles proprio mentre Paul è suo ospite nello “Studio del sud”. Alchimia e tensioni di una grande amicizia tra i due famosi pittori alla presenza di una donna che si muove nelle loro esistenze, in un periodo indimenticabile dopo il quale non si sarebbero più rivisti e che ha segnato la loro vita. Paul invidia a Vincent di essere il vero genio tra i due, ammettendo che sarà lui “quello ricordato dalla storia” e insidia Sien, non per amore, ma per estorcerle informazioni sul lavoro artistico dell’amico. Vincent sacrifica il suo sentimento per Sien e accetta che lei si dia a Paul, perché lo adora. Sien incarna la funzione dello storyteller, colei che osserva e che racconta. I tre personaggi -prosegue Biancanives Togliani – sono sempre in scena e si muovono in un luogo che rappresenta sia il “vissuto”, sia il mondo del ricordo, rimandando allo spettatore la percezione del dubbio: questi momenti li stanno vivendo adesso, o li stanno solo ricordando? Sia quando le loro strade si sono divise, sia quando non si sono ancora incontrate, i personaggi sono “già” o “ancora” in scena a osservare i nodi del loro rapporto che si forma, si sviscera o finisce? L’assenza di cronologia serve a sfumare il confine tra l’ ‘agìto’ e ‘il ricordo’. L’opera è divisa in capitoli che scandiscono i temi piuttosto che il tempo. Le ambientazioni sono risolte come fossero la materializzazione dei bozzetti disegnati di getto da un pittore, mantenendo la scarsità di informazioni di uno schizzo a matita. Sedie, quadri, valigie, un letto, un baule entrano ed esconodi scenamentre la luce riveste un ruolo importante nei cambi di spazio e degli stati d’animo, per mantenere fluido il senso cui è affidato l’aggancio tra un dialogo e l’altro.”

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BIANCANIVES TOGLIANI:

A 21 anni si laurea in regia alla facoltà di Scienze dei Beni Culturali con Marco Sciaccaluga con la tesi: Tre Sorelle- un’ ipotesi di regia e successivamente accompagna il regista come assistente in due produzioni al Teatro Stabile di Genova (Misura per Misura, La Moscheta). Durante gli studi lavora come assistente anche di Maria Pia Paglierecci, Antonio Sixty, Margò Volo, Corrado d’Elia e Loredana Butti, frequenta la Scuola di Teatro Arsenale e un corso di regia in Paolo Grassi. Nel 2012, durante il programma Erasmus del corso di laurea Magistrale segue corsi di teatro e cinema all’ Università di Łódź in Polonia e l’anno successivo cura la regia di La Doleur di Marguerite Duras con Regula contra Regulam Teatro al Grotowski Instiute di Wrocław. Nel 2015 si diploma alla Mountview Academy of Theatre Arts di Londra in un Master in Theatre Directing presentando una regia di The Dumb Waiter di Pinter dove recita nel ruolo di Gus. Tornata a Milano fonda con architetti, musicisti e teatranti il collettivo autogestito Locus che si occupa della riqualificazione e valorizzazione dello spazio urbano mediante l’auto-costruzione, il dialogo col quartiere e performance site-specific che lei progetta e realizza. Nel 2015 vince il Premio Fersen alla drammaturgia con Goghgauguin e nel 2016 consegue la Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo con la tesi Arte e vita: il contagio.

Portfolio > http://biancanives.wixsite.com/portfolio

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