In occasione della Giornata Mondiale del Teatro, giornata di mobilitazione in tutto il territorio nazionale, il Coordinamento Spettacolo Lombardia ha deciso di intraprendere l’occupazione pacifica di un luogo simbolico come il Piccolo Teatro Grassi di via Rovello (Milano). È stato scelto questo luogo per la sua storia. Il Teatro Grassi è “il primo teatro comunale di prosa d’Italia”, nato con l’impegno di essere “un teatro d’arte per tutti”.
Come dicono le parole dei fondatori, il teatro è “il luogo dove una comunità, liberamente riunita, si rivela a se stessa: il luogo dove una comunità ascolta una parola da accettare o da respingere, perchè, anche quando gli spettatori non se ne avvedono, questa parola li aiuterà a decidere nella loro vita individuale e nella loro responsabilità sociale”.
In queste parole si riconosce il Coordinamento che ha dato vita a questa azione.
Viene quindi istituito un Parlamento Culturale Permanente come luogo di incontri, assemblee, dibattiti, laboratori e proposte artistiche. Sono chiamati a partecipare le lavoratrici e i lavoratori, le imprese culturali, le piccole e medie compagnie, le istituzioni e tutte le realtà che compongono il settore, per un’assunzione di responsabilità condivisa.
Per costruire una ripartenza sostenibile da tutti, a partire dai più fragili, considerando il lavoro come centralità e motore di tutte le categorie, non solo del settore culturale.
A questa azione partecipano anche le studentesse e gli studenti delle Scuole, delle Università e delle Accademie di Milano come parte integrante e fruitrice del mondo della Cultura. Saranno al nostro fianco oggi per non diventare i precari di domani. “Prove per uno spettacolo vivo” è un gesto artistico e politico che rivendica lo spazio che da più di un anno è stato negato alla Cultura, per discutere/denunciare le contraddizioni che la pandemia ha fatto emergere duramente nella nostra società.
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