Congiunzione – bando di residenza nell’ambito di Altofest

Apr 22, 2024

Congiunzione è una residenza di ricerca che intreccia indagine scientifica e creazione artistica nell’ambito di Altofest – International Contemporary Live Art, progetto di socialità sperimentale in forma di festival, nato a Napoli nel 2011. 
Artistə e Studiosə sono chiamatə a sviluppare la residenza nell’ambito delle pratiche di indagine e rilettura dei principi elementari che costituiscono la struttura del dispositivo Altofest. L’esito del dialogo si sedimenta in un testo, scritto in congiunzione.

L’invito è rivolto ad Artistə che hanno già partecipato ad Altofest nelle passate edizioni e a Studiosə che vogliano aprire la propria ricerca scientifica alla contaminazione con pratiche artistiche, operando sul tema dell’edizione in corso: “Finire per non finire”.

Introduzione

In grammatica, la congiunzione è una parte invariabile del discorso usata per collegare tra loro due o più elementi all’interno di una proposizione; in astronomia, la posizione di due astri aventi in un dato istante la medesima longitudine rispetto a un altro astro; in matematica, nella teoria degli insiemi, prende anche il nome di intersezione o prodotto logico. Nel contesto dell’Altofest, il termine si riferisce ad una pratica ibrida tra creazione artistica e ricerca scientifica. Lə Artistə che negli anni si sono avvicendatə nelle passate edizioni di Altofest sono invitatə a “congiungere” la propria ricerca poetica e i propri strumenti di lavoro con il punto di vista scientifico di Studiosə che hanno sviluppato una prospettiva personale sul tema dato, intrecciando il dialogo con il divenire del discorso in seno alla Comunità di Altofest. Qui, la prospettiva creatrice è ribaltata, la produzione artistica diventa funzione della produzione critica. La sua esposizione come atto di ricerca e il suo successivo precipitare in documento, rende la pratica artistica radicale e “inconsumabile” (Pasolini), contribuendo a formare un corpus ereditario, a cui riferirsi con nuove domande sull’azione poetica e politica di una collettività che si rinnova.

Congiunzione dà luogo ad uno spazio critico per Artistə e Studiosə dove rivisitare e ridefinire il proprio lavoro in modo collaborativo e ibrido, generando un’articolazione tra esperienza estetica, ricerca scientifica e vita quotidiana, esplorando forme di prossimità e incoraggiando dinamiche di traduzione tra conoscenza, pratiche artistiche e contesti di partecipazione, favorendo un dialogo trasformativo tra Artistə e Studiosə con la comunità di #Peopleofaltofest.

Congiunzione raccoglie le istanze e il desiderio di ritornare a rivivere l’esperienza di Altofest, espressi più volte negli anni da moltə dellə Artistə che lo hanno abitato. Ci siamo allora interrogati sul senso del ritorno e sull’urgenza di inaugurare un luogo definito all’interno della struttura di senso della comunità di Altofest. Si torna con una consapevolezza che sposta i confini della ricerca e dell’azione poetica e ridefinisce l’urgenza di essere presenti, rinnovata in dialogo con chi fa del pensiero il proprio campo d’azione. Congiunzione è quello spazio ulteriore che mancava, uno spazio di reciprocità dove lə Artistə possono tornare e lə Studiosə possono approdare, per riscrivere la propria presenza, incrinare la forma, disarticolare il processo, fare esercizio critico, alla luce di una riflessione comune, riferita ad uno dei fondamenti del tracciato poetico che dà luogo ad Altofest.

Tema della ricerca – Finire per non finire

Il tema di ciascuna Congiunzione viene definito ogni anno dalla direzione artistica di Altofest, Anna Gesualdi e Giovanni Trono, in dialogo con la dramaturg Loretta Mesiti e con la Co.R – Comunità di Ricerca del Fest, nell’ambito del più ampio discorso sulla Cittadinanza Poetica.
Da alcuni anni infatti la Comunità ibrida di Altofest è impegnata in una rilettura condivisa della propria esperienza, per mettere a fuoco quelle peculiari forme di partecipazione e trasformazione sociale che sorgono dall’innesto fra pratiche poetiche e vita quotidiana, caratteristica del dispositivo di Altofest.

In questo contesto si innesta il tema di Congiunzione 2024, che deriva dal precipitato della “congiunzione” precedente, presentadoci l’occasione di dare continuità al sistema di tessitura che fa di Altofest uno spazio di interrogazione collettiva.

L’ultima “congiunzione” ha riunito l’operazione poetica di Claudia Fabris con le esplorazioni del pensiero economico indagate da Maurizio Alampi, congiunti in un percorso di ricerca dal titolo “Se ti dico Economia?”, per riformulare e mettere in discussione le fondamenta delle nostre nozioni di dono, commercio, scambio, comunità, condivisione, generazione.

Nella parte conclusiva del lavoro di Fabris/Alampi c’è un preciso passaggio che evoca il concetto di “fine”: «La parola Finanza deriva da Finis, conclusione, la fine di un rapporto debitore-creditore e la Fine consiste nel Pagare, etimologicamente “fare la pace”, “quietare” (da cui la “quietanza” che il creditore soddisfatto rilascia al debitore).
L’attuale, enorme, consistenza dei debiti pubblici (e in parte anche di quelli privati) è tale invece da non poter mai realisticamente essere ripagata, per cui viene continuamente “rinnovata”, nell’illusione che davvero esista la possibilità di estinguerla o di ridurla significativamente, con tutto quello che ne consegue in termini di eccesso di liquidità, spinta al consumo, obsolescenza sempre più rapida delle merci. Il che fa riflettere su quanto sarebbe sano Finire davvero, progettando forme e temporalità del processo. Per ricominciare. Un principio che può trovare applicazione in tutte le sfere dell’agire umano.»

Da qui ripartiamo, sfilando quei fili che daranno corpo ad un nuovo intreccio congiungendosi nel tema della prossima congiunzione: “Finire per non finire”.

Consideriamo le molteplici esperienze della fine come contenute nella ciclicità di alcune formule, rituali, sistemi ordinati, circoscritte in spazi definiti da limiti e radicali che esauriscono la propria funzione per non finire, per ritornare, per ribaltare i termini, sovvertire l’ordine e rovesciare le gerarchie, facendo della fine una festa, soglia dove terrore e stupore si con-fondono: paura dell’ignoto che si apre e, al contempo, disposizione a stupirsi per il nuovo che si profila. Qual è la relazione fra la fine ed il fine di qualcosa? Fra il suo esaurimento ed il suo compimento?
In teatro, sul finire, esaurendosi l’opera teatrale genera lo spazio di azione e pensiero dello spettatore.
In tema di sostenibilità l’Earth Overshoot Day, il Giorno del Superamento Terrestre, del sovrasfruttamento della Terra o dello sforamento, indica il giorno nel quale l’umanità consuma interamente le risorse rinnovabili prodotte dal pianeta nell’intero anno e inizia il debito ecologico. 
Ne La fine dello spazio, Libeskind: «Penso che sia solo una questione di tempo, perché il mondo sta raggiungendo uno stato apocalittico. Voglio dire che la capacità del mondo di assorbire altro tempo si sta esaurendo. Un’inflazione indefinita non è possibile in termini di tempo. Il tempo non ha tempo. Naturalmente, questo va anche contro le nostre idee di casa, spazio e palcoscenico. Diciamo sempre:  “Possiamo sempre tornare a casa” o “Possiamo sempre andare da qualche parte”. Ma questo “da qualche parte”, ci stiamo rendendo conto, al momento è senza luogo.»
Deleuze ne L’Esausto, a partire da Beckett: «Esaurisce quel che nel possibile non si realizza. Mette fine al possibile, al di là di ogni stanchezza, “per continuare a finire”».

Questi sono soltanto alcuni spunti di partenza da condividere con voi che vi apprestate a fare domanda di partecipazione alla prossima “congiunzione”. 

COME FUNZIONA

La residenza si svolge a stretto contatto con cittadinə che formano la comunità di #Peopleofaltofest, innestandosi nelle intercapedini dei quartieri coinvolti, estendendosi allo spazio urbano in cui si sviluppa la programmazione.

Il compito affidato al gruppo informale si declina in diversi passaggi:

  1. Due incontri online:
    Lə Artistə e lə Studiosə selezionate parteciperanno a due incontri online, confrontandosi con la direzione artistica e la dramaturg di Altofest (in rappresentanza della Co.R).
    Nel primo incontro sarà introdotto il tema, lo sviluppo del lavoro, le linee guida della residenza dal vivo. A seguire, il gruppo avrà a disposizione un tempo di elaborazione della proposta progettuale, che dovrà essere nuovamente discussa con la direzione artistica.
    Nel secondo incontro online saranno discussi i processi e i formati delle pratiche da attuare durante la residenza dal vivo, le modalità immaginate per coinvolgere la comunità di Altofest, l’individuazione di possibili spazi di lavoro, le necessità e le possibilità tecniche e logistiche.
  2. Una Residenza in presenza a Napoli:
    Due settimane di residenza durante il periodo di Altofest e poco oltre la sua fine, dove attivare la sperimentazione ai fini dell’indagine sul tema proposto, sviluppata con il coinvolgimento diretto dellə “abitantə di Altofest”. Il luogo di lavoro e di sviluppo delle pratiche di congiunzione può comprendere uno o più spazi domestici della rete dellə abitantə residentə, e/o considerare lo spazio urbano e i percorsi che legano i singoli spazi di Altofest. Lo sviluppo delle pratiche di congiunzione si svolge durante la residenza in presenza, a Napoli, dal 13 al 26 giugno, programmato durante le giornate di Altofest. Il formato da proporre è libero ed è affidato all’iniziativa del gruppo informale, che deve definirne natura, durata, collocazione ed estensione, nella proposta progettuale. La direzione artistica considera un ampio margine di modifica in risposta all’andamento del processo di creazione, dunque resta a disposizione e in dialogo per tutto il tempo della residenza.
  3. La produzione di un esito scritto dell’indagine svolta:
    La condivisione del processo di ricerca poetica e scientifica deve precipitare in un esito scritto della misura di 30 cartelle, senza immagini, che saranno pubblicate e rese disponibili gratuitamente sul  sito altofest.net.
  4. Un incontro pubblico online di presentazione dell’esito.


CONDIZIONI

Partecipantə:

  • Artistə o formazioni artistiche già programmatə in edizioni precendenti di Altofest (dal 2011 al 2023)
  • Studiosə di qualunque disciplina e ambito di ricerca che abbiano trattato nei loro studi presenti o passati il tema proposto in questa edizione.

Sono accoltə candidature internazionali. Non importano il genere, il paese di origine o di residenza, la lingua, la condizione fisica, economica e lo stato sociale. Sono tuttə benvenutə purchè rispondano ai requisiti di candidatura.

Durata:
La congiunzione dura 6 mesi scanditi da appuntamenti di studio in autonomia, da remoto e in presenza

  • 6/26 aprile 2024 > raccolta candidature e selezione Artistə e Studiosə
  • 3/5 maggio 2024 > primo incontro online
  • 27/29 maggio 2024 > secondo incontro online
  • 13/26 giugno 2024 > residenza di ibridazione di pratiche artistiche e ricerca teorica
  • settembre 2024 > incontro online e consegna bozza della pubblicazione
  • ottobre 2024 > pubblicazione digitale e presentazione online dell’esito della ricerca


Condizioni economiche e contrattuali:

  • Budget complessivo 4500 euro lorde (al lordo delle ritenute e degli oneri di legge), ovvero 1500 euro di compenso per Artistə, 1500 euro di compenso per lə Studiosə, un massimo di 500 euro destinate alle spese di produzione, un massimo di 500 euro a copertura dei viaggi e del vitto dellə Artistə, un massimo di 500 euro a copertura dei viaggi e del vitto dellə Studiosə.
  • compensi (al lordo delle ritenute e degli oneri di legge) saranno corrisposti via bonifico a fronte di giustificativi, dietro presentazione di fattura o ricevuta. Le somme non possono essere anticipate, e saranno erogate entro e non oltre la fine di ottobre 2024, alla consegna dell’elaborato finale.
  • Saranno stipulati dei contratti di prestazione artistica, o di prestazione occasionale o di cessione dei diritti d’autore (da concordare). 
  • L’alloggio è garantito presso le case della Rete Ospitale delle e degli abitantə della comunità di Altofest. L’ospitalità domestica e la condivisione sono condizione imprescindibile alla partecipazione. È richiesta dunque una grande capacità di adattamento.
  • L’impaginazione e la pubblicazione digitale sul sito altofest.net, copy-left con licenza creative commons, è a cura della direzione artistica.

Non è contemplata la copertura di ulteriori spese se non menzionate.

SELEZIONI

Possono inviare la propria candidatura:

  • Artistə che hanno partecipato a una o più edizioni passate di Altofest;
  • Studiosə che abbiano svolto ricerche legate al tema proposto nell’edizione in corso. 

Le candidature possono essere inviate alla email info@altofest.net secondo le seguenti indicazioni a seconda che ci si candidi come Artistə o come Studiosə:

  • Oggetto: Candidatura Congiunzione/Artistə o Studiosə [nome]
  • Lə Artistə dovranno inviare un link ad un dossier/portfolio aggiornato al 2023, indicando in mail le edizioni di Altofest in cui è stata programmata una propria opera, specificando anno di programmazione e opera.
  • Lə Studiosə dovranno inviare un link ad una bio sintetica aggiornata al 2023 e ad un portfolio/dossier da cui si evincano le più recenti pubblicazioni, articoli o collaborazioni con riviste scientifiche; allegando un breve estratto da una propria pubblicazione o articolo, di non più di una cartella, relativo al tema “Finire per non finire”, indicando in mail come l’estratto dello studio allegato si connetta con il tema dato.

Le candidature provenienti da non italofoni dovranno essere scritte in inglese.
È possibile usare anche un traduttore online.

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