da Redazione Theatron 2.0 | 22 Set 2023 | News
Al via la seconda edizione di Trame Contemporanee Festival di Nuova Drammaturgia, dal 29 settembre al 21 novembre in Puglia nelle città di Bari e di Molfetta, che ospiterà oltre 20 eventi, tre residenze artistiche e un premio di drammaturgia presieduto da Davide Carnevali. Prodotto da Malalingua ETS, con la direzione artistica di Marco Grossi e Marianna de Pinto e la preziosa collaborazione di Carlo Bruni, il Festival conferma la vocazione a rendersi promotore e catalizzatore di nuova drammaturgia, con particolare riferimento alle declinazioni multidisciplinari e agli orizzonti di ricerca che mettono in dialogo linguaggi e ambiti eterogenei ma propri del nostro Tempo. La riflessione sul Tempo, e le sue molteplici declinazioni in ambito psicologico, sociale e metafisico, è stata il filo conduttore che ha guidato le scelte artistiche del Festival.
Tempo inteso come Presente, con tutte le implicazioni, le contraddizioni, i conflitti e i tragici fallimenti che si trovano a vivere e ad affrontare le donne e gli uomini della nostra epoca. È il caso della spietata e, purtroppo attualissima, analisi del rapporto vittima/carnefice, proposta da Licia Lanera in Con la carabina di Pauline Peyrade e dell’esilarante e originale reading Gola e altri pezzi brevi di Valerio Aprea su testi di Mattia Torre, con il suo irriverente ritratto dell’Italia e soprattutto degli italiani di oggi. Nel senso dell’indagine sul Tempo presente si muove anche Ludus Feedback, prodotto dal Centro nazionale di produzione per la Danza Res Extensa – Porta d’Oriente per la regia di Carmen De Sandi, che indaga la condizione dell’artista, sperimentando contaminazioni di linguaggi artistici e tecnologici.
Tempo inteso come Memoria, nel nuovo, intenso spettacolo di Saverio La Ruina, Via del popolo, nella storia al femminile de La Rocca di Giustina per la lirica penna di Arianna Gambaccini o ne La festa d’Ognissanti, che sarà rappresentato a Bari in una particolare versione itinerante all’interno delle più belle chiese del borgo antico. Tempo che si fa attesa, nello splendido testo di Massimo Sgorbani Angelo della gravità per l’interpretazione di un eclettico e sorprendente Fabio Mascagni, ospite del Festival anche con la prima regionale di Se ci sei batti un colpo, per il testo di Letizia Russo e la regia di Laura Curino.
Tempo come Fine del tempo, morte o rinascita, nell’evocativo e appassionato lavoro di ricerca delle interpreti Nunzia Antonino, Rossana Farinati e Annarita De Michele, dal titolo Kampai! o dell’umana finitezza al suo debutto, per la regia di Carlo Bruni, o nell’intimo e personale A volte Maria a volte la pioggia, l’anteprima della nuova scrittura scenica di Daniele Parisi e nel surreale e brillante Esercizi di resurrezione, della giovane scoperta Lorenzo Guerrieri.
Il regista Silvio Peroni infine condurrà un primo studio del testo Old Fools del drammaturgo Tristan Bernays, in cui il tempo che attraversa la relazione di una coppia, porta in dote il tema del ricordo e della perdita della memoria.
Il particolare tema del rapporto tra l’individuo e l’universo lavorativo di oggi, avrà un focus che si svilupperà attraverso diverse proposte sceniche: è il caso dello studio Linkedi’m della compagnia under 35 Anomalia in collaborazione con l’autore Sal Modugno, che descrive un quadro di aspettative, sogni e delusioni dei giovani nel loro avvicinarsi al mondo del lavoro. Quest’ultimo è universo narrativo e ambito di ricerca della coproduzione Teatri di Bari– Malalingua Tre viaggi che, per la scrittura e regia di Marco Grossi, in collaborazione con il Club Imprese per la Cultura di Confindustria, provincie Bari e Bat, partendo da una storia vera, racconta una moderna versione di Davide e Golia, in chiave aziendale.
Queste le “Trame”, gli spettacoli, tutti di drammaturgia contemporanea, che andranno a comporre il ricco cartellone di questa edizione del Festival Trame Contemporanee 2023. Accanto alle Trame vi saranno poi gli “Accadimenti”, eventi dal carattere multidisciplinare che avranno lo scopo di approfondire l’indagine sul contemporaneo attraverso linguaggi artistici diversi, frutto di contaminazioni e ricerca innovativa, primi tra tutti il concerto della cantautrice canadese Skye Wallace, ospite del Festival grazie alla collaborazione del promoter musicale Ignazio De Stena, e l’evento VAJONTS23 – Azione corale di teatro civile per un progetto di Marco Paolini cui il Festival Trame Contemporanee aderisce con un reading a cura di William Volpicella.
Il giovane gruppo Tesla proporrà una serie di eventi, che alterneranno musica e visual art ospitando artisti come DJ Tuppi e Gommapane. Ulteriori contaminazioni saranno date dalle esperienze di Teatro in azienda realizzate in collaborazione con le società Planetek Italia e Fincons Group e dal format interattivo Detective Club che esplora la multimedialità attraverso il genere del giallo.
Infine a chiudere il programma il reading e la premiazione finale della Prima edizione del Premio di drammaturgia Trame Contemporanee, che vede presidente di giuria il drammaturgo e regista Davide Carnevali.
Tutte le informazioni sul sito: http://www.associazionemalalingua.it/tramecontemporanee/
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
da Redazione Theatron 2.0 | 30 Ago 2023 | News
C.Re.S.Co – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea e ACTA, l’associazione dei freelance, guardano con molta perplessità allo schema di decreto legislativo, approvato dal Governo lunedì 28 agosto, che istituisce l’indennità di discontinuità. “Lo strumento dell’indennità adottato dal Governo con lo schema di decreto legislativo non risponde pienamente alle esigenze del settore. Non serve un ulteriore ammortizzatore sovrapponibile alla NASpI ma un nuovo modello di welfare” dichiara Francesca d’Ippolito presidente di C.Re.S.Co.
Secondo Giulio Stumpo, presidente di ACTA, “A fronte di una esigua indennità forfettaria e una tantum, che non affronta il problema strutturale della discontinuità lavorativa, tutti i lavoratori dello spettacolo, anche autonomi, vedono ridursi il proprio compenso netto. Così il costo del lavoro sarà più oneroso anche per le imprese.”
C.Re.S.Co e ACTA hanno individuato alcuni elementi di criticità:
1) Le modalità di erogazione dell’indennità appaiono tardive in quanto vengono erogate nell’anno successivo a quando “la discontinuità lavorativa” si sarebbe verificata, l’assegno verrebbe corrisposto con molti mesi di ritardo rispetto alle esigenze di chi lavora nel settore.
2) Il calcolo degli importi dell’indennità, un terzo delle giornate lavorate nell’anno precedente, con il tetto del 60% dell’indennità giornaliera, è basso rispetto al numero di giornate minime richieste per l’accesso. Da un conto sommario si può evincere quanto possa essere esiguo l’importo dell’indennità, risultando insufficiente (massimo 1.500 euro all’anno secondo il Sole24Ore).
3) Il meccanismo di aggiornamento professionale, mutuato dai sistemi di disoccupazione, considera i periodi di formazione una conseguenza della discontinuità anziché una attività costante e continua dei lavoratori dello spettacolo. Rafforzando così l’equivoco di interpretare la discontinuità lavorativa come alternanza di periodi di occupazione e disoccupazione e non come modalità atipiche di lavoro.
4) La non cumulabilità con altre indennità come malattia o genitorialità, NASpI o ALAS, per altro percepite in un periodo diverso da quello nel quale la discontinuità lavorativa si è verificata, conferma l’impostazione di tale indennità come un ammortizzatore sociale e non come strumento per realizzare un nuovo modello di welfare.
5) Il costo dell’indennità graverà, a partire dal prossimo anno, su imprese e lavoratori, non tenendo conto del già alto costo del lavoro per le imprese, soprattutto quelle più fragili, e delle ritenute per i lavoratori. C.Re.S.Co e ACTA suggeriscono invece di far ricadere il costo dell’indennità sulla fiscalità generale, prevedendo negli anni successivi una copertura attraverso una coerente riformulazione delle aliquote. Infatti, come per ISCRO si rischia di avere un aumento non trascurabile dei contributi a fronte di una indennità tardiva ed esigua.
Per migliorare un testo su uno strumento di vitale importanza nell’ottica della riscrittura e definizione delle regole per l’intero comparto C.Re.S.Co e ACTA propongono la costituzione di un tavolo di confronto: “Auspichiamo un ripensamento della norma affiché possa rispondere più efficacemente alle esigenze peculiari delle persone che lavorano nel settore e che possa essere l’occasione per la definizione, nel Codice dello Spettacolo, di uno Statuto speciale per le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo”.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
da Redazione Theatron 2.0 | 29 Ago 2023 | News
Nel decreto sul riordino degli ammortizzatori sociali arrivato ieri 28 agosto 2023 sul tavolo del Consiglio dei Ministri, c’è anche un provvedimento relativo al welfare per i lavoratori dello spettacolo dal vivo.
Ci sono novità in arrivo per i lavoratori dello spettacolo nei provvedimenti approdati al consiglio dei ministri di ieri, 28 agosto, a Palazzo Chigi. Il governo ha dato il via libera a un provvedimento sull’indennità di discontinuità, che sia riconosciuta per un numero di giornate pari a un terzo di quelle accreditate al Fondo pensione della categoria e pari al 60 per cento della retribuzione giornaliera media.
Lo prevede la bozza del decreto legislativo sul riordino e la revisione degli ammortizzatori e delle indennità, uno dei provvedimenti al vaglio del consiglio dei ministri. Il provvedimento potrebbe interessare una platea di beneficiari di circa 20.600 lavoratori.
L’indennità sarà riconosciuta ai lavoratori autonomi, ivi compresi quelli con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, e ai lavoratori subordinati a tempo determinato, nonché ai lavoratori intermittenti a tempo indeterminato, del settore dello spettacolo, che non siano titolari della indennità di disponibilità. L’indennità sarà corrisposta ai cittadini Ue residenti in Italia da almeno un anno con un reddito Irpef nell’anno precedente non superiore a 25mila euro e che abbiano maturato in tale periodo, almeno sessanta giornate di contribuzione accreditata al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.
La misura al vaglio dell’esecutivo ha l’obiettivo – si legge nella bozza del provvedimento, consultata dalla redazione di Theatron 2.0 – di «sostenere economicamente i lavoratori del settore dello spettacolo, tenuto conto della specificità delle prestazioni di lavoro nel predetto settore e del loro carattere strutturalmente discontinuo».
L’indennità di discontinuità verrebbe riconosciuta a partire dal 1° gennaio 2024. La somma verrebbe corrisposta «in un’unica soluzione» e non è cumulabile, nell’anno di competenza, con le altre indennità di maternità, malattia, infortunio e disoccupazione involontaria.
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da Redazione Theatron 2.0 | 27 Ago 2023 | News
Pubblichiamo il comunicato diffuso da C.Re.S.Co – Coordinamento delle realtà della Scena Contemporanea sul bando promosso dall’Archivio Carmelo Bene.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un’intesa polemica scaturita dalla pubblicazione del Bando “C’ERA UNA VOLTA UN GENIO Scorribande” promosso dall’Archivio Carmelo Bene in collaborazione con GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e patrocinato dalle più autorevoli istituzioni nazionali e regionali, tra cui Ministero della Cultura, Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese.
In sintesi viene richiesto alle attrici e agli attori under 35 di prestare la propria voce con l’obiettivo “di perseguire la conoscenza e divulgazione tra le nuove generazioni di Carmelo Bene e della sua opera in chiave contemporanea, provando a mettere in dialogo la sua poetica con il personale pensiero critico e il contesto in cui viviamo”. Un’iniziativa senza dubbio lodevole, salvo che leggendo attentamente il bando si apprende che “la partecipazione alla call è gratuita”, non prevede alcun compenso per la prestazione artistica né per i relativi diritti d’autore e diritti di utilizzo delle opere se non per 100 € di rimborso destinate ai viaggi o la registrazione auto-prodotta.
Non è certo la prima volta che accade e di sicuro non sarà l’ultima. Ma..
Al coro delle legittime e dovute proteste di attrici e attori di tutta Italia, si sono aggiunte le parole di UNITA che ha prontamente scritto una lettera alla Regione Puglia, la quale ha già dichiarato a mezzo stampa che “il bando sarà rivisto”.
Questi i fatti ad oggi.
C.Re.S.Co, che da sempre si pone come osservatorio delle politiche e delle poetiche del nostro settore, non solo dichiara con convinzione che il bando debba essere necessariamente rivisto, tanto più se – come si legge su Repubblica – “sono previsti 500mila euro per la realizzazione del progetto”, ma prova a condividere una riflessione più ampia che metta al centro la responsabilità di tutto il comparto nella tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo.
Dove sono finite tutte le promesse, gli slogan e l’attenzione mediatica che durante la pandemia hanno occupato ogni spazio possibile di discussione dedicata allo spettacolo dal vivo? Che questo sia un Paese con la memoria corta non è una novità, ma dobbiamo chiederci cosa sia rimasto di quell’attenzione verso il lavoro artistico e i suoi diritti da parte di Istituzioni e imprese una volta passata l’emergenza, così come dovremmo interrogarci sulle responsabilità dei tanti che hanno ricominciato a operare come e peggio di prima.
C.Re.S.Co, per rispondere a questa costante condizione di precarietà che investe il settore e i suoi lavoratori, crede fermamente che non sia più procrastinabile il tempo della scrittura dei decreti delegati per il tanto atteso Codice dello Spettacolo previsto dalla L.106/2022, che vede proprio nel tema del lavoro una delle priorità assolute su cui hanno già lavorato all’unisono il MiC e le realtà maggiormente rappresentative del settore a partire dal 2017.
Auspichiamo quindi non solo che la Regione Puglia intervenga prontamente per rimediare alle condizioni del bando, ma che le Istituzioni e l’intero comparto lavorino all’unisono per un quadro normativo che impedisca per sempre simili aberrazioni.
Recuperando una volta per tutte l’etica e la dignità del lavoro, che devono essere riconosciute in tutte le loro variabili. Un settore che ambisce a definirsi “culturale” deve essere d’esempio e stimolo.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
da Redazione Theatron 2.0 | 12 Lug 2023 | News
Al via la quindicesima edizione di NurArcheofestival, la rassegna storicamente organizzata dal Crogiuolo – sotto la direzione artistica di Iaia Forte, attrice intensa e amica di vecchia data del festival, e di Rita Atzeri, anima della compagnia cagliaritana fondata da Mario Faticoni – che ancora una volta farà sposare, dal 17 al 31 luglio, il patrimonio storico e culturale dell’Isola con il teatro e altri eventi di spettacolo dal vivo in luoghi di grande interesse archeologico e non solo. Ritorna nel Nuorese e in Ogliastra, a Villagrande Strisaili, nel Santuario nuragico di S’Arcu ‘e is Forros, cuore quest’anno del festival, nell’area archeologica di Sa Carcaredda, e nel centro del paese, a Tortolì, nell’area archeologica di S’Ortali ‘e Su Monti e nell’Ex Blocchiera Falchi, nel Teatro a mare di Arbatax, a Porto Frailis.
Il NAF 2023 è tre cartelloni in uno, con un calendario più che mai ricco e serrato: sono in programma oltre venticinque spettacoli, comprese due anteprime nazionali e numerose prime regionali. In scena una parata di nomi di livello assoluto, tra i più importanti nel panorama teatrale italiano: Giorgina Pi, Maria Paiato, Anna Bonaiuto, Iaia Forte e Tommaso Ragno, Motus, Mario Perrotta, passando per Lucilla Giagnoni, Enrico Bonavera, Paolo Panaro, Stefano Sabelli o artisti internazionali come Andreja Rauch Podrzavnik e Christopher Benstead, solo per fare alcuni esempi.
Quest’anno verrà presentata, nell’Ex Blocchiera di Tortolì dal 20 al 27 luglio, una novità assoluta: la prima edizione di Isole, la sezione dedicata a cinema, teatro, musica, letteratura e arte, con la direzione artistica di Ysé Brisson (FDFC – Festival Droits des Femmes & Cinéma) e Mario Serenellini (Le Plateau de la Méduse, Paris – Milano) che prevede l’inaugurazione della mostra di Tristan Soler,la presentazione dei film d’animazione L’eroe dei due mondi e Toc Toc (prima mondiale) di Guido Manuli, le proiezioni del cortometraggio L’Instant d’Après di Ysé Brisson, dell’opera cinematografica Gramsci dal carcere di Daniele Maggioni, Laura Perini e Mariagrazia Perria; ad arricchire la programmazione di Isole un omaggio a Grazia Deledda con la proiezione del film di Aldo De Benedetti La grazia, la retrospettiva dedicataaVittorio De Seta per celebrare il centenario della nascita dell’autore, il laboratorio di scrittura creativa a cura di Ysé Brisson, e gli spettacoli di teatro-musica Calypso e L’isola che sono io (prima mondiale) di Mary Apple.
“NurArcheofestival nasce dall’esigenza di indagare il rapporto del Teatro con lo spazio, con la natura, con la storia”, sottolinea Rita Atzeri. Che spiega: “Sedici anni fa per farlo, per dare una dimostrazione che certi luoghi debbano essere agiti in modo che siano essi stessi a determinare lo spettacolo, abbiamo creato ‘Deinas’, il primo lavoro pensato dal Crogiuolo per un’area archeologica – allora si trattava del nuraghe Genna Maria di Villanovaforru – che coniugava miti orfici, tradizioni popolari della Sardegna, miti greci. Questa fusione di teatro, storia, archeologia, natura – perché i nuraghi sorgono immersi nelle bellezze del nostro paesaggio – ci ha restituito la sacralità del vivere e dell’agire nei luoghi della storia, ancor di più in quelli della preistoria. Lì nasce l’idea di dare corpo ad un progetto che sistematicamente consentisse di portare avanti questo campo d’indagine. Negli anni successivi – continua Atzeri – si affiancano agli spettacoli della compagnia le ospitalità regionali e nazionali e si mantiene il carattere itinerante del festival. Il nostro desiderio era e resta quello di promuovere la conoscenza di un patrimonio archeologico unico, facendo sì che questi luoghi – nuraghi, tombe dei giganti, menhir, domus de janas – non siano guardati fuggevolmente mentre si cammina in campagna o montagna, ma siano vissuti, compresi. Abbiamo sempre definito il NurArcheo un festival dal tempo lungo. Nell’area archeologica si arriva prima dell’inizio dello spettacolo, per una visita guidata al sito. Il modo di preservare il patrimonio non è trincerarlo, ma farlo conoscere, amare e vivere, in modo che ciascuno lo senta proprio e si senta parte di una storia più grande. Il dialogo con i luoghi – conclude la direttrice artistica del Crogiuolo – è il tratto più caratterizzante del Nuracheofestival, gli allestimenti non sono mai invasivi, non vengono montate strutture che annullano il sito, per creare una falsa riproduzione di un palco teatrale. Siamo immersi nella natura, della quale cerchiamo di rispettare i tempi e valorizzare le suggestioni: salvo rare eccezioni motivate dalla drammaturgia dello spettacolo, si va in scena al tramonto con il cambio di luce”.
E il NAF 2023 continuerà a essere, appunto, un festival dal tempo lungo, perché, come ormai da tradizione, si svolgeranno anche quest’anno le visite guidate ai siti archeologici, che diventeranno poi suggestivi palcoscenici per accogliere gli spettacoli serali. A Villagrande Strisaili saranno curate da Archeonova.
NurArcheoFestival èorganizzato da Il Crogiuolo, con il sostegno del MiC, dell’Assessorato della Cultura della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna.
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da Redazione Theatron 2.0 | 12 Lug 2023 | News
Prosegue la terza edizione di Aria Aperta Teatro Festival, un appuntamento dedicato al teatro contemporaneo a cura dell’Associazione Quinta Parete e la direzione artistica di Enrico Lombardi. Il progetto è sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Emilia Romagna ed è finanziato dal Comune di Casalgrande.
Dopo le date di Fiorano Modenese (MO), il festival continua dal 19 luglio al 6 agosto al Giardino di Villa Segrè di Salvaterra (RE) con un ricco programma in grado di valorizzare l’espressione di nuovi linguaggi teatrali, suddiviso in tre sezioni: KIDS con spettacoli per bambinə e famiglie, YOUNG con performance dedicate ad adolescenti e giovani adultə e BIG con eventi tout public. L’obiettivo è quello di intercettare un nuovo e diversificato pubblico, in controtendenza a un’offerta teatrale più tradizionale già presente sul territorio.
Si comincia il 19 luglio con la sezione YOUNG, rivolta alla fascia d’età che va dagli adolescenti ai giovani adultə con contenuti coinvolgenti, un linguaggio attuale e suddivisa in due serate tematiche: L’arte è politica, la prima, è dedicata alle arti come politica con La Teoria del Colore di AriaTeatro, spettacolo teatral-musicale sulle lettere di Van Gogh e Frida Kahlo. Viva la Vida!, un intenso monologo di Pilar Ternera che racconta la storia di Frida Kahlo. La seconda serata (26 luglio) – Shakespeare non invecchia – sarà dedicata a Shakespeare, con lo spettacolo Shakespeare dalla A alla Z, spettacolo dell’Associazione giovanile William che gioca con il pubblico raccontando il mondo di Shakespeare e Romeo e Giulietta Opera Ibrida di Cabiria Teatro, dove la famosa opera Shakespeariana viene raccontata in chiave contemporanea anche attraverso l’uso dei telefoni cellulari.
All’interno della sezione KIDS (29-30 luglio) i testi originali delle performance Augusto Finestra della Compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete, La brutta novella de Il Funaro/Associazione teatrale pistoiese e Gustavo La Vita di Andrea Farnetani e Valeria Di Felice. Presenti anche le fiabe classiche e i racconti in rilettura contemporanea: Famiglia Don Chisciotte di Elementare Teatro, Giocando con le storie di Giallo Mare Minimal Teatro e un Hansel e Gretel della Compagnia Campsirago Residenza, spettacolo itinerante nel Parco di Villa Segrè.
Il weekend BIG (4-5-6 agosto) conclude la programmazione con l’anteprima de Le Volpi, nuova produzione di Infinito SRL con la regia di Luca Ricci, e L’Eneide. A Sound Film di Matutateatro dove il testo antico viene accompagnato da musica elettronica realizzata dal vivo. Il secondo giorno sarà ricco di appuntamenti: Proietti a modo mio, una biografia spettacolare di Mare Alto Teatro, un tributo al grande maestro del teatro italiano e Breve apologia del caos per eccesso di testosterone nelle strade di Manhattan, a cura de La Filostoccola e Officine della Cultura, un testo di uno dei più importanti drammaturghi sudamericani Santiago Sanguinetti e il debutto dello spettacolo performativo Studio sul Prometeo della Compagnia Seesaw Project con Juri Roverato attore/danzatore affetto da tetraparesi spastica. Il debutto di Molto dolore per nulla sarà la performance finale del festival, un monologo dirompente sulla dipendenza affettiva della giovane e talentuosa Luisa Borini.
L’edizione 2023 di Aria Aperta Teatro Festival sarà arricchita da una serie di attività laboratoriali dedicate al pubblico. Aria Aperta Audience prevede un confronto fra artisti e spettatori alla fine di ogni replica, un momento di condivisione aperto a tutti (adulti, bambini e ragazzi) per riflettere sulle tematiche e sul significato dello spettacolo appena visto. 11/30 Platea Aperta. Laboratorio per spettatori in erba coinvolgerà invece ragazzi dagli 11 ai 30 anni in un percorso formativo e innovativo, volto a sviluppare un senso critico e un “gusto” rispetto al prodotto artistico. Il progetto prevede un piccolo seminario di visione teatrale articolato in tre incontri (previsti il 4,5,6 agosto) e rivolto a spettatrici e spettatori appassionati; un percorso dedicato alla visione e al dibattito critico condotto da Andrea Pocosgnich, critico teatrale e fondatore di teatroecritica, insegnante in accademie e percorsi di formazione dedicati allo spettatore e al giornalismo culturale. Al centro degli incontri alcune semplici domande: cosa rimane dopo uno spettacolo? Come si relaziona il mio giudizio con lo spettacolo e con le emozioni provate in platea? Cosa accade se tento di raccontare un’opera teatrale?
Al Giardino di Villa Segrè di Salvaterra vi saranno dei FoodTruck con prodotti locali. Durante il Weekend Kids sarà disponibile una gelateria per i giovani spettatori e le loro famiglie e il 30 luglio sarà possibile fare un pic nic negli spazi del festival acquistando il cestino messo a disposizione dall’organizzazione, oppure portando il pranzo da casa. Previste inoltre delle attività aggiuntive dedicate ai genitori ma anche ai più piccoli, legate agli spettacoli in programma.
Biglietti disponibili su: https://www.liveticket.it/quintaparete
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