In scena la danza internazionale a L’Aquila con il Festival I Cantieri dell’Immaginario

In scena la danza internazionale a L’Aquila con il Festival I Cantieri dell’Immaginario

Si rinnova l’appuntamento con la grande danza internazionale a L’Aquila, curata da Francesca La Cava, direttrice artistica di Gruppo e-Motion nell’ambito dell’edizione 2025 di I Cantieri dell’Immaginario, il festival multidisciplinare che animerà il capoluogo abruzzese dal 4 luglio al 7 agosto con oltre un mese di spettacoli, performance e concerti nelle più suggestive location della città. Il programma di danza del Gruppo e-Motion, articolato in due serate presso l’Auditorium del Parco, ospiterà artisti e compagnie italiane e internazionali, presentando creazioni che affrontano temi urgenti e universali, tra ricerca coreografica, sperimentazione scenica e riflessione poetica sul contemporaneo.

A inaugurare la rassegna, il 4 luglio alle ore 19:00, sarà la giovane artista aquilana Claudia Gentili con l’assolo HUMAN DANCE – CAGE:  una produzione che indaga la condizione umana, oppressa in gabbie sociali, mentali e corporee. Il solo si trasforma in un’intensa installazione coreografica in cui il corpo lotta per liberarsi da ogni tipo di prigionia in una lotta eterna ed estenuante. La performance fa parte del progetto HUMAN DANCE curato da Francesca La Cava.

A seguire, spazio alla compagnia spagnola EnClaveDANZA con OPEN BORDERS, una produzione internazionale che affronta il tema dei confini – fisici, mentali, migratori e di genere – attraverso il linguaggio coreutico radicali di Cristina Masson, Adrián Sáez Perez e Coral Quiñones, con i testi tratti dalla raccolta poetica Despedidas di Ulisses Villanueva.

La rassegna proseguirà il 22 luglio alle ore 19:00 con CREATURES OF INTEREST di Antonio Taurino, produzione di Gruppo e-Motion ETS e Compagnia Fabula Saltica. Un’indagine coreografica sull’incontro con “l’altro” e sulle dinamiche di paura, curiosità e riconoscimento generati dall’interazione umana. Ispirato al pensiero di Emmanuel Lévinas, il lavoro è interpretato dalle danzatrici Angela Caputo e Camilla Perugini.

Chiuderà la serata RESPIRI DI BELLEZZA, creazione della coreografa Francesca Selva, con la regia di Marcello Valassina. Una riflessione poetica sulla fugacità dell’esistenza e sulla sacralità nascosta nella quotidianità, interpretata da un ensemble di sette danzatori. Una produzione firmata Consorzio Coreografi Danza d’Autore – Compagnia Francesca Selva.

Biglietti e prenotazioni disponibili su https://www.cantieriimmaginario.it/ e presso la biglietteria dell’evento.

PROGRAMMA 

4 luglio 2025 – Auditorium del Parco

HUMAN DANCE – CAGE 
coreografia e interpretazione: Claudia Gentili
aiuto alla drammaturgia: Francesca La Cava
produzione: Gruppo e-motion

OPEN BORDERS 
direzione artistica Cristina Masson
coreografi / ballerini: Cristina Masson / Adrián Sáez Perez / Coral Quiñones
musica originale: Odin Kaban
disegno luci: Paula Mourituri
testi estratti dalla collezione di poemi Despedidas (Farewells) di Ulisses Villanueva
foto: Ana Yñañez / Juan Vicente Chuliá / Paula Bozzano
produzione: EnClaveDANZA (ES)

23 luglio 2025 – Auditorium del Parco

CREATURES OF INTEREST 
concept e coreografia: Antonio Taurino 
assistente alla coreografia: Andrea Di Matteo 
interpreti: Angela Caputo e Camilla Perugini 
produzione: Gruppo e-Motion ETS, Compagnia Fabula Saltica

RESPIRI DI BELLEZZA
coreografia: Francesca Selva 
soggetto e messa in scena: Marcello Valassina 
musiche: Autori vari
interpreti: Claudia Mazziotti Valentina Foschi Irene de Santis Livia da Soghe Luciano Nuzzolese Valerio Palladino Cosimo Vittorione 
produzione: Consorzio Coreografi Danza d’Autore – Compagnia Francesca Selva

Dichiarazione di preoccupazione e richiesta di intervento sul caso delle dimissioni nella Commissione Consultiva Teatro del FNSV

Dichiarazione di preoccupazione e richiesta di intervento sul caso delle dimissioni nella Commissione Consultiva Teatro del FNSV

In qualità di professionisti e professioniste attive negli ambiti dell’educazione teatrale, della comunicazione, del giornalismo e della critica, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per quanto avvenuto nella giornata di ieri, 19 giugno 2025, con le dimissioni di parte della Commissione Consultiva Teatro del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (FNSV), in particolare di tutti i componenti designati dalla Conferenza Unificata in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell’UPI e dell’ANCI.

Le motivazioni che hanno condotto a queste dimissioni, come emerso dalle dichiarazioni pubbliche, non riguardano divergenze sul merito dei progetti o sulla qualità dei processi e dei percorsi valutati, ma sono connesse a questioni di metodo che appaiono determinate da logiche di appartenenza a schieramenti e rischiano di compromettere i meccanismi dialettici alla base del confronto politico.

Riteniamo che tali principi e tali modalità non possano e non debbano orientare scelte dalle quali dipendono la sopravvivenza di numerose organizzazioni e il destino professionale di centinaia di lavoratrici e lavoratori del settore.

Non possiamo dimenticare, infatti, che la notizia giunge a pochi giorni dalla pubblicazione dei Decreti di ammissione al triennio 2025-27 per il settore Danza, i cui esiti e i correlati impatti generano allarme e sconcerto per il metodo, oltre che per gli esiti.

Dal nostro osservatorio sottolineiamo con fermezza come ogni processo di valutazione in materia di politica culturale debba fondarsi prioritariamente sull’autonomia di giudizio, la trasparenza e la competenza, al di là della adesione a qualsiasi partito politico, nel rispetto tanto delle funzioni consultive delle Commissioni quanto del mandato di accordato alla rappresentanza politica.

In questo momento, la Commissione Teatro non dispone della totalità dei suoi componenti e in particolare della rappresentanza espressa dagli enti locali.

Chiediamo perciò un ripristino di metodi di lavoro sollevati da ogni appartenenza o pressione politica e di principi di valutazione liberi da ogni vincolo che non sia determinato altro che dalle specifiche competenze dei commissari, restituendo credibilità e serenità al processo di esame delle domande. Rivolgiamo un appello al Ministro affinché si adoperi in tal senso, respingendo le dimissioni dei commissari.

Altre Velocità, Ateatro, Il Tamburo di Kattrin, PAC Paneacquaculture, Stratagemmi, teatroecritica, Theatron 2.0

Aggiungi la tua firma: https://forms.gle/PdQQ2J56g6o4vLRq7

Al via la IV edizione del FINC – Festival Internazionale Nouveau Clown

Al via la IV edizione del FINC – Festival Internazionale Nouveau Clown

La IV edizione del FINC – Festival Internazionale Nouveau Clown si svolge dal 27 al 29 Giugno e dal 4 al 6 Luglio a Giardini Naxos.  La kermesse viene realizzata con il sostegno del Parco Archeologico di Naxos – Taormina, del Comune di Giardini Naxos, in collaborazione con varie associazioni del territorio, con Théâtre GRRRANIT – Scène nationale de Belfort (Francia). Il Festival è inoltre riconosciuto dal Ministero della Cultura come festival di circo contemporaneo di particolare interesse nazionale.

Nato nel 2022 per iniziativa degli artisti Dandy Danno e Diva G – al secolo Daniele Segalin e Graziana Parisi – in pochi anni il Festival è ampiamente riconosciuto come uno dei progetti più innovativi e internazionalmente attivi nell’ambito della comicità fisica, poetica e senza parole.

Un festival che unisce culture attraverso il linguaggio universale del corpo, celebrando l’arte della comicità fisica e visuale, senza parole. Come per le edizioni precedenti l’obiettivo è duplice: da un lato valorizzare la figura del clown contemporaneo, nella sua dimensione poetica, ironica e inclusiva; dall’altro incentivare la partecipazione di nuovi spettatori, in particolare del giovane pubblico e delle famiglie, al mondo dello spettacolo dal vivo e del circo contemporaneo, avvicinandoli al linguaggio espressivo e accessibile del Nouveau Clown.

Dopo l’ottima esperienza internazionale in Francia, con il FINC ON TOUR ospitato al Théâtre GRRRANIT di Belfort, il festival ritorna in Sicilia con un programma rinnovato, ricco e diffuso.

A Giardini Naxos il festival torna con un cartellone che attraversa due fine settimana: dal 27 al 29 giugno e dal 4 al 6 luglio 2025. La manifestazione porterà nella cittadina siciliana artisti di fama internazionale, giovani talenti, studiosi del settore e un pubblico intergenerazionale. In programma spettacoli, workshop, talk, una mostra sul clown Grock e attività partecipative in vari luoghi del paese.

Spettacoli: grandi nomi e nuovi linguaggi comici

Gli spettacoli si svolgeranno al Teatro della Nike, all’interno del Parco Archeologico Naxos, tranne lo spettacolo de “Il Grande Lebuski”, che il 29 giugno si svolgerà nella piazza del Municipio.

Il 27 giugno alle ore 21:30 aprirà il cartellone David Larible, “Il Clown dei Clown”. Larible è stato il primo clown protagonista al centro pista con Ringling Bros., ha vinto il Clown d’Oro a Montecarlo e ha calcato i palcoscenici del Circo di Mosca, dei circhi Knie e Barnum, oltre ad aver collaborato con registi come Giorgio Strehler e artisti come Luciano Pavarotti. 

Larible sarà la star del “Nouveau Clown Gala”, uno spettacolo che fonde tradizione e contemporaneità, con numeri esilaranti, gag senza tempo e un forte rapporto diretto con il pubblico.

Nei giorni 28 e 29 giugno, Larible condurrà anche un workshop professionale aperto ad artisti e performer, per il quale stanno giungendo prenotazioni da tutta Europa.

Il 28 giugno alle 21:30 sarà la volta di Fabrizio Rosselli e del suo “Bakéké”, un’indagine ironica e poetica sull’impossibile. Rosselli si è formato alla scuola Carampa di Madrid e alla FLIC di Torino. Da allora i suoi studi di clownerie e manipolazione d’oggetti lo hanno portato in numerosissimi festival e, con la sua compagnia BettiCombo, fino al prestigioso Festival Mondial du Cirque de Demain. In “Bakéké”, un dolce e temerario personaggio gioca con secchielli colorati, erigendo torri instabili e ostinando il proprio ingegno di fronte all’assurdo. Con una miscela di clownerie, teatro fisico e teatro d’oggetti trasporta il pubblico in un mondo frenetico e surreale, dove astuzia e tenacia sono le chiavi per aggirare gli ostacoli della vita quotidiana.

Il 29 giugno il festival arriva nel cuore di Giardini Naxos, alle ore 18:30 in Piazza Abate Cacciola (piazza del Municipio), con Il Grande Lebuski, al secolo Gianluca Marra. Un originale spettacolo di teatro di strada e clownerie in cui un appassionato biciclettaio, armato solo di ruote, cerchioni e manubri, dà vita a numeri di giocoleria e acrobazie con parti di bicicletta, trasformandosi in un irresistibile supereroe determinato a salvare il mondo dai motori. Lo spettacolo è gratuito e aperto a tutti.

Sempre domenica, alle 21:30 è in programma “Splinters”, una prima nazionale interpretata da Anatoli Akerman e Christof Schiele. I due artisti danno vita a uno spettacolo poetico e surreale, dove si alternano momenti di comicità astratta e grande precisione fisica. Akerman è un clown e attore fisico acclamato a livello mondiale: Ha fatto parte della creazione e del cast di KÀ e ZED del Cirque du Soleil, rispettivamente a Las Vegas e Tokyo. Ha lavorato con il celebre Circus Roncalli e ha interpretato un clown nel film “Dumbo” di Tim Burton per la Disney. Si è esibito su palcoscenici prestigiosi come il Wintergarten Varieté di Berlino, il Friedrichsbau di Stoccarda, il Cirque Bouffon e il Pomp Duck Circumstance.

Le serate del 4, 5 e 6 luglio si apriranno alle 21:00 con “Pass Pass”, clown act di Jean-Pierre Bianco, artista tra i più versatili e premiati del teatro di strada italiano, finalista a Italia’s Got Talent nel 2013, vincitore del Premio della Critica all’International Salieri Circus Award e del Special Prize al Budapest Circus Festival nel 2021. 

Il 4 luglio alle ore 21:30 sarà protagonista Gardi Hutter con “Giovanna D’ArpPo”. Gardi Hutter è un’icona del teatro clownesco mondiale. Considerata una pioniera del clown femminile, gira il mondo dal 1981, raggiungendo ad oggi oltre 4444 rappresentazioni in 44 paesi e aggiudicandosi 18 rinomati premi. Con la regia di Ferruccio Cainero, in Giovanna D’ArpPo una lavandaia trasognata e squinternata sogna grandi azioni eroiche e, non trovando nemici degni di lei, trasforma la sua lavanderia in un grottesco campo di battaglia.

Il 5 luglio alle ore 21:30 verrà dato spazio alla giovane creatività con il debutto dello spettacolo “From a Suitcase” di Enrico Mazza, vincitore della Call for Artists Under 35. Selezionato grazie alla partecipazione della giuria popolare degli “Spettatori Attivi” – un gruppo di cittadine e cittadini appassionati, chiamati ogni anno a scegliere tra le proposte emergenti – progetto che rende concreta la vocazione partecipativa del FINC, valorizzando il dialogo diretto tra pubblico e artisti. Mazza presenta un raffinato spettacolo di visual comedy, muto, poetico e ironico, che mescola mimo, clown, manipolazione d’oggetti e improvvisazione. 
Il 6 luglio alle ore 21:30 chiuderà la programmazione a Giardini Naxos “La Lettera” di Paolo Nani, considerato un vero e proprio cult internazionale del teatro fisico. Liberamente ispirato al libro “Esercizi di Stile” di Raymond Queneau, lo spettacolo vede l’artista reinterpretare la stessa brevissima storia in 15 modi diversi, ogni volta da una persona diversa e con stili e registri opposti, in un’escalation di virtuosismo, intelligenza e comicità. In scena dal 1992, “La Lettera” ha superato le 1.800 repliche ed è stato rappresentato in più di 40 paesi in tutto il mondo. Ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi come il Primo Premio al Festival Impulse in Germania, il Premio dell’Associazione dei Critici Danesi, una nomination al Reumert Award – massimo riconoscimento teatrale danese – e la Menzione d’onore al Festival Copenhagen Stage.

La storia del Teatro Club di Gerardo Guerrieri e Anne d’Arbeloff prende vita attraverso una piattaforma digitale e un motore di ricerca 

La storia del Teatro Club di Gerardo Guerrieri e Anne d’Arbeloff prende vita attraverso una piattaforma digitale e un motore di ricerca 

Un inedito ed eccezionale patrimonio documentario, che oggi viene presentato per la prima volta al pubblico, riporta alla luce un capitolo fondamentale della storia del teatro e dello spettacolo in Italia, un crocevia internazionale delle più importanti e vitali esperienze del teatro, della danza, delle forme rappresentative europee ed extraeuropee: dal Living Theatre a Bob Wilson e Tadeusz Kantor, da Peter Brook a Jean Louis Barrault, dalla nuova danza di Merce Cunningham ai Teatri Orientali. Tra il 1957 e il 1984, grazie alla visione di Gerardo Guerrieri e Anne d’Arbeloff, il Teatro Club trasformò Roma in un laboratorio cosmopolita di arti e linguaggi performativi. 

Il progetto, visitabile sul sito www.gerardoguerrieri.com prevede la presentazione di una mostra digitale intitolata L’avventurosa storia del Teatro Club, di cui è stato realizzato un Album, disponibile online e a stampa, e un motore di ricerca, Archivi del Teatro Club. Grazie alla collaborazione di prestigiosi partner – la Biblioteca Statale Antonio Baldini di Roma, con il suo Fondo Teatro Club, l’Archivio Gerardo Guerrieri presso il Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo dell’Università Sapienza di Roma, il Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, l’Archivio fotografico di Tommaso Le Pera, gli archivi della famiglia Guerrieri – l’iniziativa metterà in rete materiali straordinari: fotografie, manifesti, lettere, copioni, testimonianze e programmi di sala con l’obiettivo di offrire ad un vasto pubblico di appassionati e studiosi un patrimonio documentario di eccezionale valore storico e artistico. 

Attraverso immagini, audio e video i visitatori potranno costruire il proprio personale itinerario di scoperta e approfondimento delle scene, delle opere e degli artisti che hanno contribuito a ridisegnare i confini, il valore e il senso delle arti performative del Secondo Novecento. A coordinare il progetto è

il curatore Stefano Geraci, affiancato da una squadra di ricercatrici e ricercatori al lavoro dall’estate 2023 per la selezione, la digitalizzazione e la catalogazione di migliaia di documenti raccolti nel motore di ricerca, la creazione della mostra virtuale e di un Album disponibile online e a stampa. 

L’Associazione culturale Gerardo Guerrieri APS presenta il progetto Viaggio nei paesi del teatro il 5 giugno 2025 alle ore 18 presso il TeatroBasilica di Roma con un incontro pubblico guidato da Stefano Geraci con Emanuela Bauco e Selene Guerrieri. 

Durante la serata si alterneranno interventi di studiosi, giornalisti e autori per raccontare la straordinaria storia del Teatro Club e saranno presenti tutti i ricercatori, le ricercatrici e i collaboratori che hanno lavorato al progetto, oltre a Tommaso Le Pera, il grande fotografo delle scene la cui vita professionale è strettamente intrecciata alle vicende del Teatro Club. Viaggio nei paesi del teatro è stato realizzato grazie al finanziamento del Ministero della Cultura e dell’Unione Europea, con i fondi Next Generation UE stanziati nell’ambito del PNRR TOCC per la Transizione Digitale delle Imprese Culturali e Creative. Ha ricevuto il sostegno di SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori e di BCC Roma.

Siracusa diventa un teatro a cielo aperto con “Memory of the time II: ARCHIA”

Siracusa diventa un teatro a cielo aperto con “Memory of the time II: ARCHIA”

Siracusa, maggio 2025 – In occasione del ventesimo anniversario del riconoscimento di Siracusa e della Necropoli Rupestre di Pantalica come Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, nasce MEMORY OF THE TIME II: ARCHIA, un grande progetto culturale che invita a vedere l’invisibile e ad ascoltare le memorie sepolte nei luoghi, nelle pietre, nei suoni della città.

Un’iniziativa di rigenerazione culturale promossa da VAN Verso Altre Narrazioni, con il sostegno del Comune di Siracusa, del Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, del Ministero della Cultura e in collaborazione con MADE Program, Omissis – Osservatorio Drammaturgico e Theatron 2.0.

ARCHIA, il cui nome richiama il fondatore mitico della città, è molto più di un omaggio alle origini: è una visione. Un ciclo di eventi, performance site-specific, laboratori, mostre e recital musicali che trasforma Siracusa in un grande palcoscenico a cielo aperto. Il patrimonio storico si fa teatro, santuario, archivio vivente da attraversare e reinterpretare.

“Durante la ricerca condotta per Archia, un uomo che ha dedicato la sua vita a studiare questa città ci ha detto: Per amare qualcuno o qualcosa, bisogna conoscerla. Quella frase mi è rimasta addosso. Perché conoscere significa appartenere. E noi, che siamo giovani e in gran parte venuti da altrove, ci siamo spesso sentiti apolidi. Ma forse siamo destinati a esserlo, finché non troviamo il coraggio di tuffarci nelle radici, di sporcarci le mani con la storia e la memoria di un luogo, e trasformarla in qualcosa di vivo, che possa parlare anche al presente.
Archia nasce proprio da questo desiderio: non solo di ascoltare le voci del passato, ma di trasformarle in azione artistica. Di restituirle alla contemporaneità, perché chi abita Siracusa — o semplicemente la attraversa — possa sentirsi parte di qualcosa di più grande.”
Andrea Pacelli, direttore artistico del progetto

Il progetto affonda le radici in una ricerca sul campo che attraversa i quartieri storici della città – Ortigia, la Borgata Santa Lucia, la Graziella – coinvolgendo la comunità locale in un “baratto delle storie”, dove le memorie personali si intrecciano con le narrazioni custodite negli archivi. A questa si affianca una ricerca fotografica a cura di Giorgio Di Noto con giovani artist* under 35, ospitata presso la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo.

Il programma delle attività di Memory of the Time II: ARCHIA si articola in una serie di appuntamenti che compongono un vero e proprio percorso esperienziale, capace di coinvolgere la comunità e di restituire nuova vita ai luoghi simbolo della città.

Dal 3 all’11 settembre prenderà il via Cartografie Invisibili, un laboratorio di osservazione drammaturgica che condurrà i partecipanti nei luoghi più emblematici di Siracusa — da Ortigia a Pantalica — per ascoltarne le tracce sonore, architettoniche e paesaggistiche.

A seguire, dal 15 al 19 settembre, il cortile dell’ex Liceo Gargallo e il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi ospiteranno Costruire l’Invisibile, un laboratorio di scenografia ecologica guidato dallo scenografo Carlo Gilè. Ispirato a Le città invisibili di Italo Calvino, il laboratorio propone una riflessione attiva e sostenibile sul paesaggio urbano e sulla memoria, attraverso l’autocostruzione di manufatti artistici realizzati con materiali naturali e riciclati.

Già dal 3 agosto sarà possibile visitare Attraverso la Collezione, una mostra fotografica che raccoglie lo sguardo di giovani artist* under 35, allievi del MADE Program, sul patrimonio della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo. Un’esplorazione visiva che mette in dialogo arte contemporanea e memoria museale.

Il 29 agosto, nell’affascinante cornice del Teatro Akrai a Palazzolo Acreide, sarà la volta di Bellini Experience, un recital musicale dedicato a Vincenzo Bellini, in occasione del 190° anniversario della sua morte. Una serata evocativa in cui la musica diventa ponte tra passato e presente, sotto la direzione del Maestro Andrea Passanisi.

Il cuore del progetto prenderà forma il 2 e 3 ottobre con ARCHIA, una performance site-specific ambientata nelle Latomie dei Cappuccini. Frutto di un percorso di ricerca sul campo e creazione collettiva, la performance — curata dal Collettivo VAN con la supervisione di Emiliano Bronzino — darà voce a storie antiche e contemporanee intrecciate in un unico tessuto drammaturgico.

Infine, due omaggi speciali celebreranno grandi voci del Novecento italiano: il 20 settembre, il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi ospiterà un evento dedicato a Italo Calvino, intrecciando letture e restituzioni artistiche; il 2 novembre, nello stesso museo, si terrà Memoria Viva, un tributo a Pier Paolo Pasolini a cinquant’anni dalla sua scomparsa, in una serata di teatro, poesia e riflessione civile.

ARCHIA si configura come un progetto partecipativo e replicabile, che mira a rafforzare il legame tra la cittadinanza e il patrimonio, favorendo la destagionalizzazione culturale, l’inclusione giovanile e la sostenibilità artistica e ambientale. È un invito ad attraversare la città non come spettatori, ma come co-autori di una narrazione nuova e condivisa.Tutti gli eventi sono gratuiti, con call aperte per artisti under 35 desiderosi di partecipare ai laboratori creativi e vivere un’esperienza immersiva in uno dei contesti più affascinanti d’Italia.

Maggiori informazioni: https://versoaltrenarrazioni.it/archia/

Contatti: organizzazione@versoaltrenarrazioni.it

Il mondo salvato dalle ragazzine: arte, femminile e cambiamento

Il mondo salvato dalle ragazzine: arte, femminile e cambiamento

In un momento storico in cui la parità di genere è al centro del dibattito pubblico – tra tagli alla cultura, scarsa rappresentanza femminile nei ruoli decisionali e persistenti disuguaglianze – la Rete Illumina accoglie la sfida del cambiamento e sceglie l’azione culturale come terreno fertile per ribaltare prospettive ormai consolidate e colmare un vuoto prepotente nel sistema artistico italiano. Il 3 e 4 giugno, nella Chiesa San Severo al Pendino di Napoli, avrà luogo l’assemblea nazionale della rete per la parità di genere nelle arti performative. L’appuntamento segna un momento di svolta: la costituzione formale dell’Associazione Culturale Illumina e il lancio del progetto culturale “Il mondo salvato dalle ragazzine” – ideato dall’Associazione socio-culturale Madè – dedicato alla scrittrice Elsa Morante e alla forza creativa delle donne nel teatro contemporaneo.

Un’importante occasione di confronto e progettazione condivisa tra artiste, operatrici culturali e istituzioni impegnate a garantire l’equità di genere nelle arti performative. L’assemblea si svolgerà a Napoli, tenendo conto che, da una recente mappatura (2023), le percentuali di presenza femminile in ruoli artistici apicali nella Regione Campania risultano significativamente inferiori alla media nazionale (percentuali campane: regie 16,04%; drammaturgie 15,03%. Percentuali nazionali: regie 21,60%; drammaturgie 20,70%). L’evento è organizzato dall’Associazione culturale Metec Alegre, con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, il sostegno del Mediterranean Women’s Fund e in collaborazione con l’Associazione socio-culturale Madè, capofila della rete.

Ad aprire i lavori l’assemblea plenaria del 3 giugno (ore 9:00 – 16:30), durante la quale le componenti della Rete – attiva su tutto il territorio nazionale – discuteranno le strategie per il rafforzamento della struttura organizzativa, la costituzione formale in associazione culturale, e la definizione di nuove azioni per incidere concretamente sul riequilibrio di genere nella distribuzione delle risorse culturali, nella visibilità artistica e nei processi decisionali del settore teatrale.

Seguirà (ore 16:30 – 19:00) un momento di riflessione culturale aperto al pubblico che inizierà con i saluti istituzionali e proseguirà con l’incontro “Elsa Morante: Il mondo salvato dalle ragazzine”, una conversazione con Gioconda MarinelliGiuseppina Torregrossa, che metterà al centro la figura e l’opera della celebre scrittrice italiana – Conduce Egle Doria, coordina Bruna Braidotti. La giornata si concluderà con la performance poetico-musicale “Duérmete, mi alma”, nenie e canti di culla per la pace, a cura di Caterina Pontrandolfo. Il 4 giugno (ore 9:00 – 13:00) si procederà con l’approvazione dello statuto, l’elezione degli organi collegiali e la firma ufficiale dell’atto costitutivo dell’Associazione Culturale ILLUMINA.

«Abbiamo maturato l’esigenza di costituirci in Associazione a seguito di un percorso condiviso di circa quattro anni, iniziato il 12 settembre 2021 a Pordenone quando, insieme a Bruna Braidotti, direttrice artistica del festival “La scena delle donne”, e alla cooperativa femminile En Kai Pan, abbiamo organizzato la prima assemblea nazionale della Rete – racconta Alina Narciso, direttrice artistica della compagnia Metec Alegre – un’esigenza che nasce dalla volontà di compiere ulteriori passi nella realizzazione di progetti comuni, di cui “Il mondo salvato dalle ragazzine” è un primo esempio, fino a riuscire a realizzare il sogno di organizzare un festival tutte insieme. Inoltre, riteniamo che costituirci in associazione sia fondamentale per rafforzare l’interlocuzione con le istituzioni, interlocuzione che ha già prodotto i primi risultati, come l’approvazione dell’Emendamento alla legge dello spettacolo, avvenuta il 5 maggio 2022 (che ha introdotto la parità di genere nei principi generali di distribuzione del FUS) e la collaborazione con l’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Napoli, che patrocina queste nostre giornate». 

Durante l’Assemblea verrà inoltre presentato il progetto “Il mondo salvato dalle ragazzine”, vincitore dei Progetti Speciali Teatro 2025 del Ministero della Cultura. Ideata dalla Rete Illumina e coordinata dall’Associazione socio culturale Madè (capofila della rete), l’iniziativa coinvolge 11 realtà teatrali in 11 regioni italiane con attività teatrali e culturali in tutta Italia, per valorizzare la creatività femminile in teatro e celebrare la scrittrice nel 40° anniversario della sua scomparsa. 

Grazie alla combinazione di teatro, letteratura e riflessione sociale, il programma approfondisce tematiche relative alla creatività femminile e alla parità di genere e affronta questioni di rilevanza contemporanea con prospettive innovative. Ogni compagnia propone sul proprio territorio spettacoli, workshop, incontri e convegni su tematiche legate al femminile e all’opera di Elsa  Morante, con un programma coordinato a livello nazionale per rappresentare e promuovere l’universo creativo femminile. 

«Ho sempre pensato che l’artistə sia come un albero: ha bisogno di radici forti e di rami coraggiosi che non temano il cielo – afferma Egle Doria, direttrice dell’Associazione socio-culturale Madè – Mi piace trasferire questa metafora al progetto “Il mondo salvato dalle ragazzine” di cui Madè che rappresento è capofila ma che nasce dal dialogo e dalla sinergia tra donne di teatro che hanno radicato arte e cambiamento nel proprio territorio e che ridisegnano il confine superando quello regionale. E come l’opera di Elsa Morante ha saputo intrecciare il reale con il favoloso e raccontare la storia dal punto di vista non di chi la comanda, attraverso il teatro, lavoriamo per attuare una rivoluzione gentile, ma profonda».