Il bando è rivolto a singoli artisti, di qualsiasi nazionalità, ma anche a gruppi, collettivi e compagnie. I candidati potranno presentare uno spettacolo, una performance, un’installazione multimediale da sviluppare in residenza in due o tre tappe presso le realtà proponenti o, in alternativa, candidare un progetto che ha già debuttato in spazi urbani o teatrali. Per ogni tappa di residenza e ogni ospitalità è previsto un cachet da 1.200 a 2 mila euro. Inviare la candidatura entro e non oltre il 7 febbraio 2024.
Nel 2024 la call “Richiedo asilo artistico” raggiunge l’importante traguardo dei 10 anni. Promosso dal Festival In\Visible Cities-Contaminazioni Digitali e dall’associazione Quarantasettezeroquattro, in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e PimOff, anche quest’anno il bando intende favorire l’esplorazione delle potenzialità del dialogo tra i diversi linguaggi espressivi anche (ma non solo) in relazione ai nuovi codici e modalità di comunicazione. Un progetto di rete, capace di favorire la crescita, la sperimentazione, il dialogo con professionisti, pubblici, contesti differenti. Appare infatti sempre più necessario dare ad artisti e compagnie spazi, risorse, sostegno per favorire la sperimentazione nell’ambito del teatro, della danza, della multimedialità.
A CHI È RIVOLTA LA CALL – Ecco allora che i destinatari del bando sono singoli artisti, di qualsiasi nazionalità, purché maggiorenni; ma anche gruppi, collettivi e compagnie. I candidati potranno presentare uno spettacolo, una performance, un’installazione multimediale da sviluppare in residenza in una o più tappe presso le realtà proponenti o, in alternativa, candidare un progetto che ha già debuttato in spazi urbani o teatrali presso una delle realtà partner. Per ogni tappa di residenza e ogni ospitalità è previsto un cachet da 1.200 a 2 mila euro.
TECNOLOGIE LEGGERE E COMUNITÀ – In particolare saranno apprezzati i progetti che prevedono l’utilizzo di tecnologie leggere e/o dispositivi del quotidiano in una declinazione scenica. Sempre più, infatti, i processi di creazione artistica, le modalità di fruizione del pubblico, la possibilità di mettere in dialogo performance e spazi urbani trovano nuovi stimoli creativi in tecnologie che potremmo definire, appunto, “del quotidiano”, come smartphone, tablet, cuffie, sensori, app di messaggistica, social network. Accanto a ciò, il bando sostiene da sempre progetti capaci di svilupparsi in modalità site e community specific, legando i processi di creazione e le strategie di fruizione a specifici contesti e alle comunità che li abitano. Grande attenzione, quindi, alla riflessione sul “fare comunità”, sul coinvolgimento, del pubblico, sulla capacità di valorizzare spazi urbani e naturali.
ACCESSIBILITÀ CULTURALE – Si segnala inoltre che una delle residenze selezionate potrà godere di un servizio di tutoraggio sul tema dell’accessibilità culturale, con l’obiettivo di capire come rendere il proprio progetto maggiormente inclusivo e accessibile ai diversi pubblici.
IL BANDO COMPLETO E COME PARTECIPARE – Il bando completo – che ha ricevuto il contributo della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e dei Comuni di Gradisca d’Isonzo e Turriaco – è disponibile su invisiblecities.eu. Sullo stesso sito è possibile trovare anche l’apposito modulo da utilizzare per inviare la propria candidatura, entro e non oltre il 07 febbraio 2024.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.