Un palcoscenico a cielo aperto nei lotti di Primavalle

Un palcoscenico a cielo aperto nei lotti di Primavalle

Continua fino all’11 dicembre il progetto Affacciati alla finestra, amore mio! nel quartiere Primavalle di Roma, a cura dell’Associazione Cantieri dello Spettacolo, con la direzione artistica di Federica Mancini e la collaborazione delle Biblioteche Franco Basaglia e Casa del Parco.

L’iniziativa è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitrice dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali. I lotti n° 4 e 5 delle case popolari (adiacenti via dei Barbarigo) dell’Ater Roma saranno trasformati in un palcoscenico a cielo aperto, ricco di proposte diversificate per tutta la famiglia. Gli eventi gratuiti (lettura, street art, teatro, concerti, cinema, circo) e le attività artistiche proposte rappresentano un’azione decisiva per la rigenerazione culturale e l’aggregazione del Municipio Roma 14.

I lotti di Primavalle saranno animati da attori, musicisti, performer e dagli stessi abitanti che si esibiranno nei piazzali comuni, dai balconi e dalle finestre delle case. Gli artisti verranno dislocati nei diversi palazzi e il pubblico sarà coinvolto attivamente attraverso un percorso di comunicazione animata e una serie di incursioni artistiche. Uno sguardo sul valore delle arti performative, una vera e propria festa di comunità con tanti ospiti, che vede i cittadini come protagonisti del progetto. Per gli spettacoli ai Lotti è consigliato portare una seduta.

Fra gli appuntamenti teatrali Ago, Capitano coraggioso con Ariele Vincenti, uno spettacolo sulla storia di Agostino Di Bartolomei – il Capitano Silenzioso – un uomo cresciuto in borgata, tra partite sui prati e cinematografi (26 novembre Cortili Lotti di Primavalle); Illoco Teatro mette in scena Fiabò, un viaggio sonoro attraverso racconti e narrazioni, una performance in cuffia pensata per i più piccoli che punta a valorizzare i tanti suoni che ci circondano, narrando come dietro una folata di vento o una pietra che rotola possa nascondersi una grande avventura (3 dicembre – Cortili Lotti di Primavalle). Storie diversamente magiche con Michela Cesaretti Salvi racconta la magia e la femminilità in modo poetico e ironico (10 dicembre – Cortili Lotti di Primavalle) e la compagnia Materiaviva propone Come in un sogno, uno spettacolo dal grande impatto visivo con esibizioni circensi e atmosfere oniriche (10 dicembre – Cortili Lotti di Primavalle).

Da non perdere la proiezione del film muto Il monello di Charlie Chaplin (1921) accompagnato al pianoforte dalle musiche originali di Paride Fusco, per restituire l’atmosfera dell’epoca (4 dicembre – Cortili Lotti di Primavalle) e Antica serenata, un concerto di musica sinfonica all’interno dei lotti. (11 dicembre – Cortili Lotti di Primavalle).

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Il programma prevede inoltre due percorsi complementari sul valore della lettura, uno dedicato ai teen e alle giovani generazioni e l’altro rivolto ai più piccoli sull’inclusione e il rispetto ambientale. Fra gli ospiti Fabrizio Colica, autore e attore de Le Coliche insieme al fratello Claudio; la scrittura e i tempi comici perfetti, la regia accurata e la capacità di reinterpretare i trend con la loro verve spiccatamente romana rendono le loro parodie tra i contenuti più virali del web. Fabrizio Colica incontrerà i ragazzi delle scuole medie e superiori all’interno della Biblioteca Franco Basaglia, un confronto divertito e ponderato sull’importanza della lettura; l’obiettivo è quello di immaginare le biblioteche come luoghi di tendenza e svelare tutte le potenzialità che queste rappresentano.

Dopo la presentazione del libro pop-up I Bruchessi e il loro magico mondo, guidata da Federica Mancini e avvenuta alla Biblioteca Casa del Parco, la direttrice artistica curerà la lettura di Migrando, il silent book di Mariana Chiesa Mateos sulle migrazioni raccontate senza parole, solo attraverso le immagini, per lasciare alla sensibilità di ciascuno l’epilogo della storia (29 novembre – Biblioteca Franco Basaglia, 30 novembre – Biblioteca Casa del Parco).


Prosegue poi Alla ricerca della storia perduta al Teatro la casetta, un laboratorio dedicato agli anziani volto al recupero della tradizione orale che prevede la realizzazione di una performance conclusiva con storie, aneddoti e antiche favole da raccontare ai bambini, a cura di Michela Cesaretti Salvi e Federica Mancini. Il 27 novembre andrà in scena Regalami una storia, la performance tratta dai racconti degli anziani del quartiere; in contemporanea, i ragazzi guidati da Stefano Salvi avranno il compito di tradurre in immagini la performance, fissando con i colori la memoria dell’evento attraverso le tecniche della street art.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.cantieridellospettacolo.it/, oppure scrivere a cantierispettacolo@libero.it o chiamare il numero 338 3707076.


“La Signorina Giulia” di August Strindberg in scena al Teatro Vascello

“La Signorina Giulia” di August Strindberg in scena al Teatro Vascello

La Signorina Giulia di Strindberg, regia di Leonardo Lidi sarà in scena al Teatro Vascello di Roma dal 11 al 16 ottobre.

“Verrà, comunque, forse un giorno in cui saremo tanto avanzati, così illuminati, da poter osservare con indifferenza lo spettacolo brutale, cinico, crudele, che ci propone l’esistenza. Allora avremo disinnescato gli strumenti inferiori ed inattendibili di pensiero detti sentimenti, divenuti superflui e nocivi per la maturazione dello strumento di giudizio” – August Strindberg, prefazione.

“Quando lo spazio è troppo piccolo fai l’amore con chi c’è, con l’ultimo uomo sulla terra, lo contendi con l’altra donna, cerchi di sedurlo sapendo già che tra pochi attimi lo odierai. Quando lo spazio è troppo piccolo se qualcuno sale sopra le nostre teste ci sembra che quello sia il Dio, un Conte gigantesco pronto a calpestare noi microbi con i suoi stivali fatti di fango, in un sadico tip-tap. Lo spazio pulito si sporca del nostro corpo. L’angolo di una stanza di una casa di una provincia, soffocante, un micro mondo dove nessuno sceglie niente e si entra nel corpo dell’altro per occupare meno spazio possibile”.

Continuo la mia ricerca sui confini autoimposti dalla mia generazione, dopo Spettri, Zoo di Vetro, Casa di Bernarda Alba, La Città MortaFedra consapevole che il concetto di lockdown ora interroga lo spettatore quotidianamente sui limiti fisici e mentali della nostra esistenza.

La Signorina Giulia è considerato il capostipite del movimento europeo detto “naturalismo” e August Strindberg, spigoloso e violento, in Italia spesso subisce la semplificazione della verità. Se è vero che l’opera di Strindberg fa parte della nuova formula di Zola “rendere vero, rendere grande e rendere semplice” non bisogna scordare le grandi incoerenze, l’incapacità del normale, e la enorme statura teatrale dell’immorale drammaturgo svedese.

Tre orfani vivono uno spazio dove è impossibile non curvarsi al tempo, dove la vita è più faticosa del lavoro, in una casa ostile da dove tutti noi vorremmo fuggire. Nell’arco di una notte capiamo come gestire questa attesa, prima della fine, cercando di ballare, cantare e perdersi nell’oblio per non sentire il rumore del silenzio; se nella macabra attesa del Finale di Partita o nell’aspettare Godot sono i morti e i vagabondi a dover gestire il nulla, in Strindberg sono i figli a dover subire l’impossibilità del futuro. Nello spavento del domani l’unica stupida soluzione è quella del gioco al massacro, il cannibalismo intellettuale. L’inganno. Il Teatro. Julie: Ottimo Jean! Dovresti fare l’attore.” Leonardo Lidi

Appia nel Mito: echi di voci e suoni dal passato per raccontare il presente

Appia nel Mito: echi di voci e suoni dal passato per raccontare il presente

Una moderna epicità, una riscoperta dei classici che rivelano una dirompente contemporaneità, che ci parlano di oggi e ci spiegano il presente, un coro di echi, voci e suoni dal passato per raccontare il presente lungo il percorso della celebre via Appia: questo è il senso della prima edizione di “Appia nel Mito”, rassegna che dal 18 giugno al 30 luglio abiterà e popolerà la Chiesa di S.Nicola a Roma e Villa Sciarra e Villa Torlonia a Frascati con 13 spettacoli, di cui 5 debutti assoluti, e circa 30 artisti, tra danza e teatro. Il progetto nato dall’idea di Alessandro Machìa Fabrizio Federici della compagnia teatrale Zerkalo, con il contributo della Regione Lazio, si pone l’obiettivo di riconnettere teatro e pubblico, artisti e comunità, dopo questo periodo di isolamento. Un incontro che è un prendersi cura, delle persone e dei luoghi, che rimette al centro i luoghi simbolo della via Appia, li abita, li riattiva, li pensa ma come soggetti vivi, frammenti di una narrazione mitica che continua potente fino ai nostri giorni.

«Abbiamo voluto intitolare questa prima stagione “RICORDARE IL PRESENTE”- annota il direttore artistico Alessandro Machìa. “ Questo ossimoro che contiene apparentemente un’impossibilità, una contraddizione, ci è sembrato risolvesse in sé non soltanto quella propria del mito, della tragedia antica e della nostra realtà – come capisce Shakespeare quando fa dire alle streghe del Macbeth “Il bello è il brutto e il brutto è il bello”; ovvero l’ambiguità, la duplicità della verità che il mito racconta, che è e non è. “RICORDARE IL PRESENTE” significa anche far emergere quella linea invisibile che connette il mito al nostro presente: al di sotto dei nostri progetti di razionalità, delle “magnifiche sorti e progressive”, agisce ancora potente il mito. E ci parla. Ci parla oggi. E dunque ricordare il presente è ricordare il mito nel presente, interrogarlo come facevano Omero e Esiodo, che chiedevano la parola alle Muse per comprendere il proprio tempo e l’enigma che siamo. In questi nostri tempi bui, in cui il pensiero sembra aver ceduto il passo al tifo e alla falsa contrapposizione delle opinioni dove tutto si annulla, abbiamo bisogno di parole autentiche, di parole che vengono da lontano, dal Mito. E di ascoltarle insieme, come comunità. Queste parole le chiediamo agli artisti presenti in questa prima edizione: se l’uomo, come dice Heidegger, è il parlante e il mortale perché ha la facoltà del linguaggio e fa esperienza personale della morte, l’artista è doppiamente mortale e parlante perché può giocare la morte, nel teatro nella danza, reinventa la parola, ce la restituisce. E la parola dell’artista è sempre parola autentica.

Dedichiamo, inoltre, la prima edizione di APPIA NEL MITO alla memoria di un attore straordinario scomparso da poco, uno dei più grandi che abbiamo avuto e forse non sufficientemente omaggiato; col quale ho avuto l’onore di lavorare, di percorrere un piccolo tratto di strada al suo fianco: PAOLO GRAZIOSI. Paolo era un attore immenso, asciutto, modernissimo, generoso, che da attore straordinario conosceva bene quella ambiguità della parola che il mito ci porta ancora oggi. Vogliamo dunque dedicare questo festival a lui».

Seguendo il fil rouge “RICORDARE IL PRESENTE”, la rassegna si snoda in un percorso di spettacoli site-specific che hanno al centro il Mito: una via nel mito che dal passato giunge fino a noi, attraverso il nostro di rappresentarci nel tempo e nella storia. Una anàbasi, una risalita da due anni drammatici che parte dall’origine della nostra civiltà: il mito, la classicità, il tragico; per come ci parlano oggi, nella nostra società complessa, attraverso le riscritture e le diverse modalità di rielaborazione nel teatro e nella danza. APPIA NEL MITO è anche un ritorno all’origine della nostra civiltà con un nuovo modo di guardare all’antico e alla tragedia per come ci parlano oggi, attraverso le diverse modalità di rielaborazione del teatro e della danza.

Grandi artisti e giovani compagnie si alterneranno per un mese e mezzo di programmazione, dal 18 giugno al 30 luglio, in diverse location immerse nella Storia e nel verde, tra Roma ( Chiesa S. Nicola) e Frascati (Villa Torlonia), con spettacoli di teatro e danza, reading, laboratori gratuiti di teatro, danza e giocoleria. Tra gli artisti presenti: Massimo Popolizio, Vinicio Marchioni, Daniele Salvo, Viola Graziosi, Andrea Tidona, Melania Giglio e Roberta Caronia.

Si inizia il 18 giugno alla Chiesa di San Nicola con CLITENNESTRA di Luciano Violante interpretata da Viola Graziosi, la quale intesse un viaggio dal mito alla contemporaneità sorretta da un fraseggio tragico che scolpisce le parole sulla declinazione di una storia di un esilio perpetuo post mortem, e con IFIGENIA IN CARDIFF (19 giugno) di Gary Owen con Roberta Caronia e la regia di Valter Malosti, un delirio monologante denso di lucidità che si rivela a poco a poco, ribaltando gli equilibri del senso comune e scardinando moralismi e perbenismi vari. 

Si continua il 24 giugno con EDIPO… SEH! con Andrea Tidona e la regia di Carla Cassola, uno scherzo intelligente e raffinato per “raccontare” con leggerezza una delle più grandi tragedie della storia del teatro, e il 29 giugno con la danza di Aurelio Gatti, che traspone una sua versione del mito di DAPHNE. 

Seguirà il 30 giugno CIRCE. Le origini con Alessandra Fallucchi e la regia di Manuela Favilla a delineare il ritratto di una figura ambivalente: crudele ma anche pietosa, ostile ma anche amica. Circe è Donna, Ninfa, Maga, Amante ma anche Moglie, racchiude le molte potenzialità del femminile, mentre il 1 luglio Melania Giglio e Daniele Salvo indagano la figura di Saffo, una delle poetesse più famose del mondo antico, con INNO AD AFRODITE- Serata per Saffo, in prima nazionale. 

Grande attesa per Vinicio Marchioni e il suo IN VINO VERITAS, il 2 luglio a Villa Torlonia (Frascati), un meraviglioso itinerario nella letteratura, nella musica e nell’umanità che si è sviluppata intorno al culto del vino e a tutto quello che il vino rappresenta: incontro, amicizia, andare oltre i limiti del concesso, creazione, disperazione e gioia di vivere; da Dioniso a Charles Bukowski, passando da Hemingway all’opera lirica, da Omero ad Alda Merini; mentre Giuseppe Pestillo il 10 luglio darà corpo e voce a ONISIO FURIOSO, diretto da Luca Mazzone, il quale affronta il tema della modernità del mito e lo fa costruendo un personaggio che si muove a un ritmo sul crinale tra la poesia e l’epopea, tra la parola tragica e la quotidianità. 

Venerdì 15 luglio (Frascati) sarà la volta della nuovissima produzione PASOLINI. UNA STORIA ROMANA di e con Massimo Popolizio che intreccia il racconto biografico di Pasolini, dal suo arrivo nella città eterna nei primi anni cinquanta fino alla sua tragica morte nel 1975, con i più celebri testi dell’autore, accompagnato dalle melodie eseguite dal vivo di Giovanna Famulari. 

A seguire sabato 23 luglio appuntamento con LE DONNE DI SAMO di Menandro, rito teatrale in maschera che conserva tutto il suo fascino, diretto da Roberto Zorzut, e il 24 luglio con MOSTELLARIA, una delle commedie più divertenti e significative di Plauto, con la regia di Vincenzo Zingaro. 

Il 26 luglio Ludovic Party tratteggia le coreografie di PROMETHEUS, uno spettacolo tra danza e video mapping. Il mito di Prometeo da sempre ha affascinato donne uomini, pensatori ed artisti di ogni secolo e di ogni disciplina, e questo probabilmente perché ha simboleggiato nel tempo la lotta delle forze amiche del progresso umano, e delle civiltà contro ogni forma di potere.


Chiude la rassegna il 30 luglio (Villa Torlonia), IFIGENIA IN AULIDE con Andrea Tidona tra i protagonisti e la regia di Alessandro Machìa, che offre una visione del tutto nuova dell’ultima tragedia di Euripide trasfigurandola in dramma borghese. 

Parallelamente agli spettacoli prenderanno vita una serie di laboratori come quello di giocoleria a cura di Leonardo Angelini il 18 e 19 giugno, uno dei responsabili del settore circo e clowneria in Italia, che presenterà e racconterà la giocoleria come una tecnica a disposizione di tutti, per giocare e per migliorare il proprio benessere psicofisico, e quello su “La pedagogia dell’espressione per tutti” condotto da Gilberto Scaramuzzo il 29 e 30 giugno. Il lavoro prevede la presentazione teorica e la sperimentazione pratica degli elementi fondamentali della Pedagogia dell’Espressione e una applicazione di questi principi nell’ambito della relazione educativa, in qualunque contesto questa si trovi a essere sviluppata. 

Una introduzione al Teatro della relazione e al Metodo Mimico di Orazio Costa Giovangigli, così come sono stati sviluppati dall’attività di ricerca del MimesisLab – il Laboratorio di Pedagogia dell’Espressione del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università Roma Tre.Le attività della classe sono strutturate in maniera tale da poter essere fruite da ciascuno dei partecipanti in maniera organica al proprio livello di preparazione.

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Theatertelling – Futuro Festival. Laboratorio di storytelling per creativi

Theatertelling – Futuro Festival. Laboratorio di storytelling per creativi

In occasione della seconda edizione di Futuro Festival, che avrà luogo al Teatro Brancaccio di Roma nel mese di luglio, l’impresa culturale Theatron 2.0 propone Theatertelling – Futuro Festival, percorso di formazione professionale che coniuga Brand journalism, tecniche di Storytelling, cronaca culturale, Digital Strategies.

Futuro Festival nasce nel 2021, accoglie danzatori, coreografi, docenti, studenti, artisti, operatori e appassionati della danza da tutto il mondo per incontrarsi e potersi ispirare attraverso lo scambio di idee e di ricerca, trasformando l’Estate Romana in un epicentro per la danza contemporanea. 

Un polo d’attrazione, un’agorà, dove respirare insieme l’arte della danza: studiosi, appassionati e operatori giunti per dialogare, apprendere e promuovere nuove iniziative. Futuro Festival promuove l’esperienza culturale sul territorio italiano con l’organizzazione di attività che siano in grado di veicolare l’arte della danza come linguaggio universale, per l’espressione e le narrazioni di sentimenti mediante il movimento corporeo. 

Obiettivi del percorso 

Il percorso di formazione Theatertelling – Futuro Festival è mirato a fornire conoscenze pratiche e teoriche sulla comunicazione in ambito culturale. 

Una narrazione strategica consente il coinvolgimento di diversi target e l’avvicinamento di nuovo pubblico per sviluppare progetti di branded content funzionali a comunicare valori, filosofia e concept catturando l’audience su tutti i media, tra entertainment e informazione.

Come funziona?

Sarà costituito un team creativo, guidato da Ornella Rosato, Direttrice Editoriale della testata giornalistica Theatron 2.0, che documenterà tutte le attività di Futuro Festival.
Data la natura internazionale, la volontà di scoperta e di contaminazione tra stili, linguaggi e culture che caratterizzano la mission del Festival, la narrazione, curata dal team, avrà una natura trasversale: saranno realizzati approfondimenti, interviste, illustrazioni, foto racconti, reels, attraversamenti urbani, contenuti transmediali di informazione culturale, veicolati attraverso i social network.
Attraverso brainstorming collettivi sarà individuata la strategia di narrazione che meglio si adatta alle inclinazioni e alle specificità del team creativo. 

Chi può partecipare?

Theatertelling – Futuro Festival è rivolto a studenti, scrittori, artisti, danzatori, creativi digitali, fotografi, illustratori, youtubers, tiktokers, instagrammers, appassionati allo spettacolo dal vivo, senza limiti di età, per un massimo di 10 partecipanti.

In dialogo con gli artisti e le artiste ospiti del Festival, andremo alla scoperta della loro poetica, indagando lo stato della Danza Contemporanea italiana ed estera e le dinamiche professionali del settore.

Modalità di partecipazione

Theatertelling – Futuro Festival si terrà lungo tutta la durata del festival.

L’iscrizione al percorso formativo ha un costo di 70 euro e comprende il percorso formativo e l’accesso a tutti gli spettacoli in programma. Inoltre, in via straordinaria sarà possibile prendere parte alle prove aperte delle compagnie ospiti che saranno seguite da momenti di dibattito.

Per partecipare invia il tuo curriculum o una breve biografia entro il 20 giugno 2022, scrivendo alla mail theatron2.0@gmail.com

Per maggiori informazioni scrivi a: info@theatronduepuntozero.it

Per scoprire il programma: www.futurofestival.it

Calendario degli incontri

Mercoledì 29 giugno – ore 17:00 (Incontro online)

Sabato 2 luglio – ore 17:00

Domenica 3 luglio – ore 18:30

Giovedì 7 luglio – ore 18:30

Sabato 9 luglio – ore 16:30 

Lunedì 11 luglio – ore 18:00

Giovedì 14 luglio – ore 18:00

Domenica 17 luglio – ore 18:00

* Gli incontri si terranno presso il Teatro Brancaccio, Via Merulana 244, Roma.

Theatron 2.0 è un’impresa culturale costituita da creativi e professionisti specializzati in diversi settori dello spettacolo dal vivo. Opera in molteplici ambiti delle performing arts sviluppando progetti orientati a promuovere la cultura teatrale con una particolare attenzione alle nuove tecnologie.

Ornella Rosato nasce a Napoli nel 1993. Nel 2017 consegue la laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo con una tesi in Antropologia Teatrale. Ha lavorato come redattrice per Biblioteca Teatrale – Rivista di Studi e Ricerche sullo Spettacolo edita da Bulzoni Editore. Nel 2019 prende parte al progetto di archiviazione di materiali museali presso SIAE – Società Italiana Autori Editori. Dal 2020 dirige la webzine di Theatron 2.0, portando avanti progetti di formazione e promozione della cultura teatrale, in collaborazione con numerose realtà.

FUTURO FESTIVAL è un melting pot di culture, un crocevia di sguardi, un collettore di stili eterogenei, un luogo di contaminazioni fra diversi linguaggi, tra passato e presente con uno sguardo al futuro. Un festival, come la sua etimologia ci ricorda, che è pensato come una festa, dedicata a chi vive di danza, ma che per natura è inclusiva, con attività collaterali, come mostre, opere partecipate, dibattiti, conferenze, dj set, musica live oltre agli spettacoli, ai workshops e stages per educare le nuove generazioni di danzatori e per sensibilizzare l’intera cittadinanza alla riscoperta della cultura.

RE.sidenza TE.atrale Ospitale, bando di residenza per due compagnie teatrali

RE.sidenza TE.atrale Ospitale, bando di residenza per due compagnie teatrali

La Compagnia Teatrale Petra lancia la quinta edizione di RE.sidenza TE.atrale OSPITALE, un progetto finalizzato a supportare la crescita professionale degli artisti e la promozione e valorizzazione dell’arte teatrale come linguaggio capace di generare crescita culturale e di sviluppo sociale ed economico.
Un’azione strettamente legata al rapporto con il territorio con la possibilità di creare circoli virtuosi tra la residenza artistica stessa e la comunità di riferimento, inserendo la prima nel tessuto sociale e culturale della seconda e viceversa, per favorire lo sviluppo di un pubblico responsabile e consapevole.

Il bando Re.Te.Ospitale prevede la selezione di 2 compagnie teatrali, gruppi o singoli attori, residenti e operanti nel panorama nazionale per 2 programmi di residenza a Satriano di Lucania (Basilicata) della durata di 15 giorni nei mesi di luglio-agosto 2022.

Per la prima volta quest’anno vista la presenza di Petra nella rete Risonanze – network per la tutela del teatro under 30 apriamo una call ai giovani artisti under 30 con la volontà di sostenere e promuovere la creatività emergente italiana favorendo il ricambio generazionale.

Nel percorso di Re.Te.Ospitale, per promuovere la cultura teatrale e sostenere le professionalità, ogni anno Petra organizza un percorso di formazione gratuito per gli artisti in residenza e operatori che rispondono ad una call pubblica dedicata. Quest’anno sarà ospite Stefania Marrone, drammaturga e attrice, con un workshop sulla scrittura ironica con l’obiettivo di affinare il proprio sguardo ironico sulla realtà attraverso una cassetta degli attrezzi acquisita per via esclusivamente empirica.

Re.Te.Ospitale è un’occasione di incontro, di sviluppo di processi di public engagement con scambi e confronto tra le compagnie ospiti e apertura tra diverse realtà (compagnie, artisti, cittadini, operatori).



CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE

La partecipazione al presente bando è gratuita.
Possono partecipare gruppi, artisti e/o compagnie professionisti/e operanti in Italia.

– RESIDENZA UNDER 30
Per artisti, gruppi, compagnie di età pari o minori a 30 anni (tutti i partecipanti non dovranno avere un’età superiore ai 30 anni – per artista di età non superiore ai 30 anni si intendono quelle persone che non abbiano ancora compiuto 30 anni alla data di chiusura del presente bando – 05.06.2022).

– RESIDENZA TUTTI GLI ALTRI
Per artisti, gruppi, compagnie senza vincoli d’età.

Le proposte devono riguardare opere originali in fase di studio e/o allestimento che non abbiano ancora debuttato.


PERIODO E TEMPI

La residenza si svolgerà per un periodo di 15 gg. secondo il seguente calendario:
RESIDENZA TUTTI GLI ALTRI > 26 luglio – 12 agosto 2022
RESIDENZA UNDER 30 > 9 agosto – 26 agosto 2022

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE

Entro e non oltre le ore 18.00 del 5 giugno 2022 i soggetti interessati devono completare la procedura di iscrizione on-line sul google form predisposto al .

Il form è composto dai seguenti campi:

  • scheda anagrafica;
  • descrizione del progetto artistico (max 4000 battute spazi inclusi);
  • selftape di max 3 minuti (inviato come link privato di Youtube);
  • breve descrizione del piano di lavoro da svolgere in residenza (max 2000 battute spazi inclusi);
  • breve curriculum dell’artista o della compagnia, del responsabile del progetto e di ogni componente
    del gruppo (max 2000 battute spazi inclusi);
  • copia di un documento di identità in corso di validità del responsabile del progetto;
  • materiali rappresentativi dei lavori eseguiti negli ultimi due anni (immagini, video, link).

Ad eccezione di immagini, video gli allegati devono necessariamente essere salvati in pdf. Rinominare gli allegati secondo la seguente dicitura NOMECOMPAGNIA_tipologiadiallegato.pdf

La candidatura alla selezione si considera conclusa con la conferma comunicata al termine della procedura di invio sulla schermata del form.

Bando completo: https://www.compagniateatralepetra.com/residenzateatraleospitale