Il Consiglio di Amministrazione del Teatro di Roma, presieduto da Emanuele Bevilacqua e del quale fanno parte Cristina Da Milano, Nicola Fano, Raffaele Squitieri, nella seduta del 16 aprile scorso, valutando positivamente i risultati ottenuti e gli obiettivi raggiunti nel corso della sua direzione nel primo triennio da Teatro Nazionale, ha rinnovato l’incarico al Direttore Antonio Calbi per il prossimo triennio (e dunque per le prossine tre stagioni 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021).
Nominato direttore dello Stabile capitolino nel maggio 2014, Antonio Calbi ha concluso il suo primo mandato e il nuovo triennio di direzione lo vedrà in carica fino ad aprile 2021.
2015-2016-2017 un triennio all’insegna del grande fermento creativo e produttivo che traccia un bilancio assai positivo registrando un aumento nelle varie attività: 336 spettacoli (di cui 79 produzioni e 257 ospitalità); 330 accadimenti culturali; 1.718 alzate di sipario spettacoli e 576 alzate di sipario accadimenti culturali; mentre i ricavi al botteghino sono cresciuti del 20%, il dato più eloquente è la crescita del numero di spettatori a 447.919 e degli abbonamenti che si assestano a oltre 13.600 nella Stagione 17/18 (rispetto ai 5.500 della Stagione 13/14) con un incremento del 60% delle card libere e del 59% delle card under 18).
Esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni, che ha rilanciato il Teatro di Roma quale agorà artistica, culturale e civile della Capitale e della Nazione – moltiplicando le programmazioni e le attività, l’originalità delle proposte, i diversi tipi di pubblico e i riconoscimenti ottenuti –, il Consiglio di Amministrazione e il suo Presidente rinnovano la fiducia al Direttore, considerando gli esiti di questo primo triennio come base di partenza per i nuovi obiettivi e le nuove strategie che impegneranno il Teatro di Roma nell’immediato futuro. A partire dal consolidamento della missione pubblica “allargata” che il Teatro di Roma ha perseguito in questi ultimi quattro anni e che oggi diventa ancor più articolata considerato che lo Stabile Capitolino è stato chiamato a sperimentare un nuovo modello di Sistema di Teatro Pubblico Plurale. Un sistema teatrale innovativo, fra i pochi in Italia con questa inedita ambizione, che mette in rete i Teatri in Comune (Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro Tor Bella Monaca, Teatro Villa Pamphilj, Teatro del Lido di Ostia, Silvano Toti Globe Theatre), con le sale del Teatro Argentina, del Teatro India, del Teatro Torlonia, gestite e programmate direttamente, cui si è appena aggiunta la riapertura temporanea del Teatro Valle.
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