L’Italia del secondo dopoguerra è lo sfondo storico di un incontro che si posa sui resti di un paese da ricostruire, non solo materialmente – case, strade, palazzi – ma anche culturalmente: è in questi anni che i lettori fanno la conoscenza di Hemingway, di Melville, di Whitman, di Sartre – per merito della casa editrice Einaudi e proprio di Pavese; è in questi stessi anni che in Italia si diffonde sempre più rapidamente, e in maniera radicata, la dottrina psicoanalitica, specie di matrice junghiana. Nella mente di giovani donne e uomini l’Italia arricchisce la propria identità culturale e diventa un paese di floride speranze e di grande spessore artistico, storico e politico. Cesare Pavese e Bianca Garufi; quindi Natalia Guinzburg, Fernanda Pivano, Bobi Bazlen; Italo Calvino, Elsa Morante, Roberto Rossellini, Alberto Moravia e ancora Palmiro Togliatti e Norberto Bobbio: sono solo alcune delle personalità che costituivano la ragione e i sentimenti di un’intera comunità.
Quante vicende possono quindi innestarsi in una storia d’amore tra due semplici persone che forse, tuttavia, una semplicità non possono permettersela? Individualità collettive – ossimori che vivono, respirano, esistono. I conflitti, dalla trincee, muovono e si spostano, per svolgersi nell’intimità del proprio cuore; alcuni silenzi diventano spettrali e si fanno vuoto, un niente inospitale che giorno dopo giorno si aggrappa allo stomaco. Eppure c’è tutto il tempo e il candore per riconoscere la bellezza: trovarla in una carezza, nei giochi buffi, in alcune risate sguaiate e liberatorie.
Ho scritto questo testo a cavallo tra il 2019 e il 2020. A febbraio è esplosa la pandemia mondiale, e il mondo ha sospeso se stesso per un anno.
È cambiato tutto, le nostre vite si sono trasformate, anche la mia. E in un periodo affatto felice, seppi che Amore storto aveva vinto il Premio Hystrio Scritture di Scena 2021.
Fu naturalmente una gioia. Fu sicuramente una liberazione.
(Christian Di Furia)
Anno di stesura: 2020
Numero pagine: 22
Numero personaggi: 3
Testo già rappresentato: No, Ci sono state solo due letture sceniche.
Premio Hystrio Scritture di Scena 2021
SINOSSI
Amore storto è il racconto di un affetto distorto, di un amore asimmetrico, zoppicante: è la storia di una dipendenza – amorosa, esistenziale.
In scena un uomo e una donna si incontrano dopo molto tempo, e tutto ciò che hanno da dirsi si insinua tra i loro silenzi, e i loro imbarazzi, e i loro bisogni.
Amore storto trae ispirazione dal rapporto fra Cesare Pavese e Bianca Garufi. Scrittori, traduttori e colleghi per un breve periodo presso la casa editrice Einaudi, il loro rapporto sempre in bilico tra la professione e l’affetto è stato a lungo una relazione a distanza, consumata in un duraturo rapporto epistolare, non sempre appagante.
Questo testo è la storia inedita di due diari, di romanzi incompiuti, di poesie lette di giorno; di amanti, di occasioni sprecate e di depressione.
È la storia di due solitudini che si accompagnano, senza mai unirsi.
Motivazione Premio Hystrio Scritture di Scena 2021
La storia di un rapporto d’amore controverso: quello tra lo scrittore Cesare Pavese e Bianca Garufi. Una decina d’anni di dialoghi e di incontri si comprimono nel tempo breve di un pomeriggio al tavolino di un caffè. Con le sue frasi mozze, i silenzi, il carico dei sottointesi, Amore storto è il sensibile distillato teatrale di una stortura affettiva. La riluttanza e l’impotenza di lui. L’indulgenza e la tensione all’ascolto di lei. La consapevolezza di ciò che potrebbe succedere, ma non accadrà mai. Un tema che avrebbe potuto scivolare facilmente nel mélo, che invece di Furia affronta con empatico ma lucido argomentare e con una scrittura di nervosa e incisiva contemporaneità.
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