Grande attesa per la riapertura alla programmazione in presenza allo Spazio Rossellini con un triplo appuntamento pensato per i bambini. Il Polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio, gestito da ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio con il coordinamento artistico e organizzativo di Katia Caselli, ha aggiunto una ulteriore replica alle ore 12 di domenica 30 maggio dopo che si sono chiuse velocemente le prenotazioni delle ore 16 e 17.30 per AMARBARì della compagnia UnterWasser, un caleidoscopico spettacolo di ombre e suoni che avvolgerà il piccolo pubblico. Fondato nel 2014 da Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti e Giulia De Canio, UnterWasser indaga le reciproche contaminazioni tra il teatro di figura e le arti visive. AMARBARÌ nasce come installazione site-specific per il RomaEuropa Festival 2018 e nel 2019 diventa uno spettacolo immersivo per pochi spettatori seduti all’interno di uno spazio ristretto. La compagnia UnterWasser, grazie a una residenza svoltasi presso lo Spazio Rossellini, ha potuto lavorare alla creazione di una versione dello spettacolo che possa rispettare la giusta distanza tra gli spettatori, per garantirne la fruizione in sicurezza.
AMARBARÌ è un’avvolgente performance di ombre per pochi viaggiatori di ogni età, una piccola e colorata installazione di suoni e luci in movimento.
Il pubblico è invitato a varcare la soglia e ad accomodarsi all’interno di un palazzo incantato capace, come un tappeto magico, di spostarsi di luogo in luogo. Le sue finestre si affacciano su fondali marini, su calde città variopinte, su cieli attraversati da mongolfiere dai colori sgargianti, proiezioni di sagome e sculture mobili di legno, fil di ferro e vetro colorato.
“Amar bari” in lingua Bengali significa “casa mia”. È una casa mobile aperta e ospitale, una casa-mondo che afferma il diritto all’esplorazione, alla libera circolazione di tutte le creature sulla Terra, perché il viaggio, la libertà e la conoscenza sono le ricchezze più grandi a cui si possa aspirare.
Dopo la performance il pubblico potrà sperimentare la tecnica del teatro d’ombre, muovendo sagome colorate e componendo quadri e scenari fantasiosi.
UnterWasser è un gruppo di ricerca, fondato nel 2014 da Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti e Giulia De Canio, che indaga le reciproche contaminazioni tra il teatro di figura e le arti visive.
La compagnia intraprende un lavoro su due binari paralleli: da una parte quello performativo, dall’altra quello espositivo/installativo.
Il teatro di UnterWasser è un’Installazione mobile da fruire nell’evolversi delle scene, nella fluidità del loro scorrere. La materia si trasforma davanti allo spettatore e le prospettive si modificano secondo il principio del montaggio cinematografico. Protagonisti sono l’oggetto artistico, l’immagine, la scultura, la materia in movimento. Il performer è al servizio dell’oggetto e ne diviene animatore. Le installazioni di UnterWasser hanno una drammaturgia teatrale, un movimento narrativo che le rende dinamiche ed evocative.
Le immagini sono tratte dal mondo dell’onirico, pozzo da cui attingere suggestioni dell’universo interiore, con riferimenti estetici ispirati all’arte figurativa.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.