« … è stata tutta una vita di sacrifici e di gelo! Così si fa il teatro. Così ho fatto! Ma il cuore ha tremato sempre tutte le sere! E l’ho pagato, anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato. »
Eduardo De Filippo (Napoli, 24 maggio 1900 – Roma, 31 ottobre 1984), è stato un drammaturgo, regista, attore, sceneggiatore e poeta italiano.
Considerato uno dei maggiori artisti italiani del Novecento, è stato autore di numerose opere teatrali da lui stesso messe in scena e interpretate e, in seguito, tradotte e rappresentate da altri anche all’estero. Autore prolifico, lavorò anche nel cinema con gli stessi ruoli ricoperti nell’attività teatrale. Per i suoi meriti artistici e i contributi alla cultura, fu nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Eduardo era impegnato sul fronte delle carceri minorili e in difesa della gioventù emarginata, voleva creare villaggi-comunità dove «questi giovani possano togliersi dalla strada, dalle grinfie della camorra, e imparare un mestiere», e sperava che da senatore della Repubblica avrebbe potuto fare di più contro la burocrazia e le difficoltà che aveva incontrato. Ecco perché accettò la nomina «per altissimi meriti nel campo artistico e letterario» a senatore a vita, nel 1981, per scelta del presidente Pertini. Prese posto tra i banchi della Sinistra indipendente. Così, a chi lo chiamava «senatore», Eduardo rispondeva, spiegando il suo sì: «Ho accettato questa nomina ora, dopo che altre volte me l’avevano proposta, perché purtroppo ci sta gente che non capisce, che ha bisogno dei titoli… Ma per favore, ci ho messo una vita a diventare Eduardo, e voglio essere chiamato così».
Vi proponiamo 5 curiosità su Eduardo che, forse, non tutti conoscono:
1 > Il drammaturgo prima di affermarsi come genio indiscusso del teatro napoletano decise, almeno fino agli anni Trenta, di proporsi al pubblico con una serie di pseudonimi. Tra i più conosciuti si ricordano Tricot, con il quale presentò l’opera “Sik Sik l’artefice magico”, Molise, C. Consul, R. Maffei, G. Renzi e H. Retti con il quale mise in scena la commedia “Prova generale. Tre modi di far ridere”.
2 > Nel 1948 il drammaturgo napoletano comprò il Teatro San Ferdinando, edificio settecentesco in rovina. Investì la maggior parte dei suoi guadagni per la ricostruzione di questa struttura. Fu inaugurato nel 1954 con l’opera “Palummella zompa e vola”. Al San Ferdinando De Filippo non mise in scena solo sue opere ma lo utilizzò anche per far esibire attori e registi emergenti.
3 > Eduardo non amava la televisione, al punto che volle che le sue opere fossero riprese in ambienti che riproponevano teatri fittizi. Celebre è il dialogo tra l’artista e un operatore della Rai. Alla frase “Pronto, qui è la televisione”, Eduardo rispose: “Un attimo che vi passo il frigorifero”.
4 > Così quando un attore della Compagnia di De Filippo chiese un aumento della paga: “Direttore…”. “Sì?”. “Sa direttore, io tengo famiglia…”. “Ah, tenete famiglia? Bene…”. “E… vorrei, insomma, una paga… sa, sono quattro stagioni che faccio con voi”. “Quattro stagioni? Non vi avevo visto”.
5 > Patroni Griffi: “Eduardo comandava, non metteva mai a parte la compagnia dei suoi progetti artistici ed era, a quanto mi risulta, anche tirato nelle paghe. E invece lo vogliono far passare per un buon padre” – “Dava il massimo e lo pretendeva, odiava i leccapiedi” – La volta che interruppe la recita: “Signori spettatori, l’attore qui – non ricordo mai i nomi – ha sbagliato la battuta; adesso la ridice”…
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1984: l’ultima volta che Eduardo De Filippo appare in pubblico
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